Celestia 1, di Manuele Fior (Oblomov)
Dopo diversi anni dalla sua ultima opera di lungo respiro, Manuele Fior (Cinquemila chilometri al secondo, L’intervista, Le variazioni D’Orsay) è tornato con Celestia, un fumetto sospeso nei colori sinuosi della tecnica del guazzo, e che mischia immaginari ed esperienze artistiche dell’autore, dagli X-Men a Miyazaki, passando per gli studi d’architettura. «Ho cercato di mettere assieme tutte le cose che mi hanno formato, con onestà» ci aveva raccontato a ridosso dell’uscita del libro.
Ambientato in un mondo futuribile, il graphic novel ha come protagonista la telepate Dora (personaggio già al centro de L’intervista e I giorni della merla), entrata a far parte di un gruppo di suoi simili dal quale però fugge, incapace di controllare i propri poteri. La ragazza incontra Pierrot, un giovane che si disegna sul viso una lacrima, baratta cibo in cambio di libri e ha un rapporto difficile con il padre, leader del team di superesseri. I due fuggiranno insieme, spiriti affini per passioni e anticonformismo, in cerca di un ruolo in un’epoca di grandi mutamenti.
La lunga gestazione di Celestia – circa quattro anni di lavoro – ha permesso di distillare molte differenti ricerche artistiche in un fumetto che è tanto una vicenda movimentata e d’azione quanto il racconto di un’atmosfera, che mescola vedute moebiusiane, evocazioni del passato di Venezia, architetture ardite come quelle di Ricardo Bofill. Efficace e sintetico, disegnato con maestria, Celestia, nella sua prima parte, potrebbe incantarvi lasciandovi affamati per la seconda metà della storia.
QUI ci sono un po’ di pagine in anteprima dal libro, e QUI un’intervista all’autore.