UPDATE
- In un comunicato ufficiale, l’organizzazione di Angoulême ha annunciato che aggiungerà autrici alle candidature del Grand Prix (aggiornamento del 06/01/2016 alle ore 17.00).
- Il giornale francese Telerama riporta che anche gli autori Christophe Blain e Pierre Christin hanno rifiutato la candidatura al Grand Prix (aggiornamento del 06/01/2016 alle ore 14.58)
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«Nonostante sia lusingato di essere nominato per il Grand Prix di Angoulême, appoggio le motivazioni del boicottaggio di Sattouf e mi ritiro anch’io dalle nomination». È quanto dichiarato dal fumettista americano Chris Ware che ha affidato la comunicazione della sua posizione all’editore francese Delcourt.
Chris Ware nous charge de vous transmettre ce message :”While I am flattered to be nominated for the Angouleme Grand…
Posted by Éditions Delcourt on Mercoledì 6 gennaio 2016
Ware è il settimo fumettista dopo Joann Sfar, Riadd Sattouf, Daniel Clowes, Charles Burns, Etienne Davodeau e Milo Manara a sceglere di boicottare il Grand Prix di Angoulême dopo la polemica lanciata ieri dal Collectif des créatrices de bande dessisée contre le sexism.
Il collettivo, nato in Francia nel 2015 e composto da oltre 100 autrici di fumetto che vogliono battersi contro il sessismo presente nel loro settore lavorativo, ha chiesto di boicottare il premio perché tra i nomi in lizza non figura nessuna donna. Le fumettiste riunite dal Collettivo, in seguito alla comunicazione delle candidature, hanno chiesto maggiore considerazione per il lavoro delle autrici, e hanno auspicato un elenco di candidati in cui figurino anche alcune donne, in grado di rappresentare veramente quanto accade – ed è accaduto in passato – nel campo dell’eccellenza artistica nel fumetto. Per questi motivi il Collectif ha chiesto di boicottare i voti del Grand Prix 2016.
Dopo diverse ore di silenzio e una polemica montante che è dilagata in fretta sui social network, la direzione del Festival di Angoulême è finalmente intervenuta per rispondere alle domande e alle accuse di sessismo, rimanendo ferma sulle proprie scelte e, quindi, decidendo di non apportare nessuna modifica alle candidature.
Franck Bondoux, l’amministratore delegato della manifestazione, ha ricordato che il premio in questione è un “alla carriera”. Aggiungendo che «il festival non può distorcere la realtà, anche se ammetto che l’elenco potrebbe contenere uno o due nomi femminili e che dobbiamo essere vigili sapendo che il festival è una cassa di risonanza per molte cause».
Il Grand Prix de la ville d’Angoulême, va ricordato, è uno dei più attesi e prestigiosi fra i riconoscimenti attribuiti dal festival francese, ma non riguarda opere a fumetti pubblicate nell’anno di elezione. Si tratta, infatti, di un premio alla carriera. Un riconoscimento che costituisce una vera e propria consacrazione degli autori più significativi del panorama francobelga e, soprattutto grazie a una maggiore apertura negli ultimi anni (con nuove procedure di ‘voto’: a scegliere i candidati è lo staff del festival, mentre a eleggere il vincitore sono tutti gli autori presenti al festival).