In Iran, l’attivista Atena Farghadani quest’oggi è andata a processo per aver realizzato una vignetta che criticava il governo iraniano sul tema della contraccezione.
La ventottenne è accusata di propaganda contro il sistema; insulto di membri del parlamento attraverso disegni, e insulto del leader supremo. L’immagine in questione (che riportiamo sotto) ritrae i membri del parlamento iraniano con le sembianze di animali, intenti a votare una legge che limita l’accesso alla contraccezione e criminalizza la sterilizzazione volontaria, limitando pertanto i diritti delle donne.
La Farghadani fu inizialmente arrestata nell’agosto 2014, poi liberata in dicembre in attesa del processo; ma le sue denunce delle condizioni dell’imprigionamento la fecero finire di nuovo in carcere. Alla sua causa si sta interessando anche Amnesty International (informazioni a questo link) e sui social è stato promosso in suo supporto l’hashtag #freeAtena.