Sabato 14 marzo, a seguito di accuse di razzismo da parte di un’insegnante, gli albi di Tintin in America – storia pubblicata tra settembre 1931 e ottobre 1932 su Le Petit Vingtième – sono stati rimossi dagli scaffali di una libreria della catena Chapter nella città di Winnipeg, Canada.
La copertina dell’albo oggetto di critica ritrae il giovane reporter belga legato a un palo e circondato da alcuni indiani d’America in atteggiamento minaccioso. Secondo Tasha Spillett – l’insegnante che ha presentato il reclamo e discendente di popolazioni native del Canada – gli indigeni sarebbero rappresentati in maniera stereotipata e ciò istigherebbe al razzismo nei loro confronti. Dopo un attento esame del caso, Chapter ha risposto che l’albo non incita in alcun modo all’odio razziale e – secondo quanto riportato da CBCNews – Tintin dovrebbe tornare nelle librerie di Winnipeg a partire da lunedì.
Tasha Spillett ha dichiarato:
«Non riescono a capire il rapporto tra queste immagini e l’istigazione al razzismo. Abbiamo il dovere di proteggere i nostri bambini da forme di narrazione che possono essere dannose per la nostra comunità. Chapter deve assumersi le responsabilità delle immagini e dei contenuti che propone».