Giovedì 8 gennaio si è tenuto a San Francisco l’Image Expo, ormai consueta convention annuale interamente dedicata a Image Comics. Durante l’evento sono state annunciate numerose serie che andranno ad arricchire il parco testate di una casa editrice i cui numeri sono fortemente in crescita.
La manifestazione in effetti si è aperta con un panel dell’editore Eric Stephenson, che ha mostrato un grafico basato sulle cifre elaborate da BookScan, secondo cui Image sarebbe al secondo posto dopo DC Comics come quota di mercato relativa alle vendite di graphic novel nel 2014. BookScan non copre il mercato nella sua interezza, ma le percentuali offerte sono state le seguenti (limitandoci alle prime tre posizioni): DC Comics 20.64%; Image Comics 16.48%; Marvel Comics 12.37%. Gran parte del merito va probabilmente a The Walking Dead e a Saga, le due hit del momento.
Visto però che Image è desiderosa di continuare tale trend positivo, è necessario trovare dei nuovi titoli forti che possano affiancare quelli già noti – o sostituirli nel caso giungano a termine – e molte delle novità annunciate sembrano promettere bene, perlomeno su carta.
Il principale protagonista sembra essere ancora Brian K. Vaughan, che lancerà due nuove serie. La prima, Paper Girls, sarà disegnata da Cliff Chiang (Wonder Woman) e sarà incentrata su una dodicenne che consegna i giornali e che un giorno sperimenta qualcosa di incredibile. We Stand On Guard, invece, vedrà il ritorno al fumetto di Steve Skroce (Frankenstein), che negli ultimi anni si era dedicato completamente agli storyboard per il cinema. La storia sarà ambientata nel 22° secolo e caratterizzata da molta azione, ma sembra voler promettere anche qualche inserto politico.
A giugno arriverà invece il primo progetto interamente creato da Darwyn Cooke (DC: La nuova frontiera, Parker): Revengeance, un thriller psicologico con risvolti umoristici. In questo caso, si tratta di una miniserie in tre parti.
Un altro autore che ha già venduto migliaia di copie e che ora approda in Image per un progetto personale è Skottie Young (Rocket Raccoon), che insieme a Jean-Francois Beaulieu proporrà I Hate Fairyland, serie avventurosa e al tempo stesso umoristica incentrata su Gertrude, quarantenne intrappolata in un corpo alla Shirley Temple e in un mondo di divertimenti chiamato Fairyland.
Scott Snyder (Batman) e Jeff Lemire (Trillium, Animal Man) saranno invece gli autori di AD: After Death, che esordirà a novembre e sarà ambientata in un futuro in cui la morte è stata “curata”. Lo stesso Lemire, in qualità però di sceneggiatore, scriverà per le matite di Emi Lenox Plutona, che esplorerà i temi dell’amicizia e del confine tra il bene e il male.
Brian Wood sceneggerà Black Road, serie di ambientazione vichinga disegnata da Garry Brown, e Starve, serie fantascientifica incentrata sulla cucina – in versione distopica – realizzata con Daniel Zezelj e Dave Stewart.
Brandon Graham continuerà a lavorare per Image su Island e 8House. I primo sarà un mensile di 72 pagine in grande formato, il cui esordio è programmato per giugno; il secondo un progetto ideato da Graham che prevederà un “universo condiviso” in cui saranno inserite storie di diversi autori.
Dopo il successo di Sex Criminals, Chip Zdarsky collaborerà con Kagan McLeod per Kaptara, serie fantascientifica dalle atmosfere probabilmente vintage.
Kieron Gillen (The Wicked + The Divine) invece riprenderà la sua Phonogram con il disegnatore Jamie McKelvie e contemporaneamente lancerà Ludocrats, una commedia illustrata da David Lafuente, Jim Rossignol e Ricardo Venancio.
Todd McFarlane, il creatore di Spawn – il cui nuovo sceneggiatore dopo la rinuncia di Brian Wood sarà Paul Jenkins – ha annunciato il varo di una nuova serie da lui realizzata insieme a Brian Holguin, Savior, disegnata da Clayton Crain (X-Force) e incentrata un uomo senza passato e senza memoria che sembra possedere poteri biblici.
Gli ultimi nuovi titoli presentati sono Monstress di Marjorie Liu e Sana Takeda, No Mercy di Alex de Campi, Carla Speed McNeil e Jenn Manley Lee, Runlovekill e Eric Canete e Jon Tsuei, Sons of the Devil di Brian Buccellato e Toni Infante, Tadaima di Emi Lenox e Heaven di James Robinson e Philip Tan.