Da oggi, 25 marzo 2020, entra in vigore il “Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura”, la nuova e discussa legge sul libro che, tra le altre cose, fissa il tetto di sconto al 5%.
La legge era stata approvata alla Camera il 16 luglio 2019 e il 5 febbraio scorso è stata approvata al Senato. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è ora entrata in vigore. Con il “Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura” il Governo stanzia 4.350.000 euro annui per il mondo dell’editoria. Oltre alla limitazione agli sconti, la legge introduce anche il “patto per la lettura”, la nomina di “capitali italiane del libro”, iniziative nelle istituzioni pubbliche, come scuole e biblioteche, e la “carta della cultura”.
I punti della legge, nel dettaglio:
Patti locali per la lettura
Una serie di iniziative che coinvolgeranno «le biblioteche e altri soggetti pubblici, in particolare le scuole, nonché soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura», si legge nel testo ufficiale.
Capitali italiane del libro
Ogni anno sarà nominata una capitale italiana del libro, selezionata tra i progetti presentati dalle città candidate. Per la città scelta saranno stanziati 500.000 euro.
Promozione della lettura nelle scuole
Le scuole sono al centro del progetto, con una spesa stanziata di 1 milione di euro per il 2020 e il 2021.
La carta della cultura
Per promuovere la lettura lo Stato ha creato una Carta della cultura, con cui contribuisce «alle spese per l’acquisto di libri, prodotti e servizi culturali da parte di cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati». La carta elettronica avrà un importo pari a 100 euro, «utilizzabile dal titolare, entro un anno dal suo rilascio, nei pagamenti per l’acquisto di libri, anche digitali, muniti di codice ISBN». I libri acquistati con il contributo statale sono destinati all’uso personale e non ne è permessa la rivendita.
Librerie di “qualità”
Sarà istituito un “albo delle librerie di qualità”. Saranno incluse librerie «che esercitano in modo prevalente l’attività di vendita al dettaglio di libri in locali accessibili al pubblico e che assicurano un servizio innovativo e caratterizzato da continuità, diversificazione dell’offerta libraria e realizzazione di iniziative di promozione culturale nel territorio. Nella definizione dei requisiti, si tiene conto dell’assortimento diversificato di titoli offerti in vendita, della qualità del servizio, delle attività di proposta di eventi culturali, dell’adesione ai patti locali per la lettura».
Limite di sconto al 5%
Il punto della legge sulla limitazione della scontistica va a ritoccare quanto stabilito dalla legge Levi del 2011, che fissava il tetto degli sconti al 15%. D’ora in avanti il massimo dello sconto consentito sarà del 5%, anche per gli store online. Le case editrici, per ciascun marchio editoriale, potranno offrire uno sconto maggiore non superiore al 20% solo una volta all’anno, con l’esclusione del mese di dicembre.
A questo link (PDF) si può leggere la nuova legge in versione completa.
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