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Il poster di Lucca Comics 2019: le accuse di plagio e la replica del festival

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Svelato durante il Salone del Libro di Torino, il poster per l’edizione 2019 di Lucca Comics & Games sta facendo molto parlare di sé. Partendo dal tema scelto per quest’anno, “Becoming Human”, l’immagine rappresenta il bacio tra una donna e un androide all’interno del Teatro del Giglio di Lucca, ed è stata realizzata da Barbara Baldi (Lucenera, Ada) vincitrice di un Gran Guinigi e di un Micheluzzi come miglior disegnatore.

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Diversi lettori, disegnatori e addetti ai lavori hanno criticato il disegno sui social network perché Baldi ha fatto ricorso a precisi riferimenti iconografici per due elementi importanti nell’economia del poster, l’ambientazione del teatro e il braccio dell’androide, ma non li avrebbe re-interpretati a sufficienza.

Qualcuno ha mosso accuse di ricalco, qualcun altro di furto, e ne è scaturito un dibattito sull’uso dei riferimenti fotografici da parte dei disegnatori, prassi diffusa che negli ultimi anni, grazie ai nuovi strumenti tecnologici come motori di ricerca e software per il disegno (Photoshop, Poser, Sketchup), si è estremizzata, dando origine alla pratica del photobashing, in cui si parte da una foto e la si modifica ottenendo un nuovo lavoro (tutto lecito, finché si è proprietari di quella foto o se ne sono pagati i diritti agli autori).

La notizia ha anche varcato il confine italiano, finendo sulle pagine web del sito in lingue inglese Bleeding Cool, all’interno di una rubrica la cui missione, senza dare giudizi di merito, è quella di esporre al pubblico i diversi processi creativi e come le influenze plasmino le opere.

L’organizzazione di Lucca Comics & Games ha voluto rispondere, a commento della notizia di Bleeding Cool, scrivendo che:

«Siamo molto orgogliosi del lavoro di Barbara Baldi perché rappresenta la perfetta incarnazione del tema “Becoming Human”. L’immagine che ha realizzato simboleggia allo stesso tempo la tecnica del concept art, il gusto e il messaggio.

Baldi ha prodotto un’illustrazione piena di significati utilizzando una splendida foto del Teatro del Giglio e una componente visiva acquistata da un’agenzia fotografica. Ha lavorato in digitale, in linea con la tradizione della concept art. Il photobashing è solo uno degli elementi dell’esecuzione e pensiamo che il risultato sia maggiore della somma delle parti.

Al poster hanno collaborato Studio Kmzero (art direction), Aldo Novarese (font), il Teatro del Giglio, che ha fornito la foto dello sfondo, e Vladislav Ociacia (via Shutterstock) per il design del braccio robotico.»

In seguito l’organizzazione del festival ha pubblicato un comunicato sul proprio sito ribadendo gli stessi concetti.

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