Il manifesto dell’edizione 2019 del Premio Strega è stato realizzato dal fumettista e illustratore Alessandro Baronciani (Negativa, Le ragazze nello studio di Munari, Quando tutto diventò blu).
L’illustrazione di Baronciani raffigura l’eterna lotta tra Letteratura e Strega, così come raffigurata sull’urna delle votazioni (nell’immagine sottostante) dal pittore Mino Maccari nel primo dopoguerra. Un’urna speciale sulla quale, da sempre, tutti i vincitori del premio lasciano la loro firma.
Baronciani racconta così la sua illustrazione (dal comunicato stampa):
Ho immaginato il disegno partendo dalla frase disegnata sull’urna «se la strega ha una scopa, la Letteratura deve avere uno scopo». Mi ha molto colpito il disegno di Maccari, anche perché la Strega assomigliava più ad una Erinni, che alla classica vecchia col cappello con la scopa e le scarpe con la fibbia. Quando è stato creato il Premio, l’Italia usciva da poco dall’incubo della Seconda Guerra Mondiale, e tutto quel disastro è stato raffigurato dalla Strega con ali da pipistrello e capelli di serpi. Quella immagine mi turbava e mi affascinava. Ho pensato che fosse importante ripartire da quell’immaginario. La mia Strega però, invece di essere brutta e cattiva, è bella e accattivante, come lo sono forse i pericoli che oggi la Letteratura affronta.
Quella sottostante è la prima immagine di Alessandro Baronciani che era stata diffusa per anticipare il manifesto definitivo.
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