Ogni anno, a febbraio la cittadina ligure di Sanremo è al centro delle attenzioni, brulicante di celebrità e pubblico di curiosi, in occasione del Festival della canzone italiana. Ma tra quelle strade ci sono anche le tracce lasciate da un maestro del fumetto italiano, Bonvi, il padre delle Sturmtruppen e di tanti altri personaggi.
In via Roma, una delle strade principali della città, situata a pochi passi del teatro Ariston, su un muro c’è un disegno delle Sturmtruppen, un murale che è una sorta di grossa vignetta con protagonista uno dei soldati protagonisti della striscia di Bonvi (all’anagrafe Franco Bonvicini, scomparso nel 1995).
Il disegno è protetto da una lastra di plexiglass, e la firma riporta la data del 24 febbraio 1989. In proposito ha indagato una giornalista di Repubblica Bologna, Giorgia Oliveri, intervistando colui che al tempo era gestore del vicino ristorante, che conferma.
«Sì, quel disegno è di Bonvi, io c’ero quando l’ha fatto. […] Avevo comprato il bar da poco quando un giorno entrò Chiambretti: mi chiese se glielo potevo affittare per la durata del Festival e io accettai. Una mattina entrò un suo amico, ho saputo dopo che si trattava di Bonvi. Era lì tranquillo che aspettava Chiambretti con il cappello e il toscano […] ha cominciato con un caffè, poi ha preso un caffè corretto, poi una grappetta e alla fine campari come se piovesse. […] Bonvi era ubriaco perso quando ha fatto quel disegno.»
La vignetta fa riferimento all’edizione di Sanremo presentata dai “figli d’arte” (Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi) sotto la direzione artistica di Adriano Aragozzini.
Attualmente, a Bologna è in corso una grande mostra dedicata a Bonvi e alle sue Sturmtruppen, per celebrare i cinquant’anni dalla loro prima apparizione. Ha inaugurato il 7 dicembre 2018 e sarà visitabile presso Palazzo Fava fino al 7 aprile (QUI ci sono alcune foto).