Le catene francesi di librerie Cultura e Gibert Joseph hanno rimosso dai propri scaffali il nuovo graphic novel del fumettista Bastien Vivès (Polina, Una sorella), intitolato Petit Paul, con l’accusa di pedopornografia.
Il libro fa parte di una nuova collana della casa editrice Glénat dedicata al fumetto pornografico, Porn’Pop, e ha per protagonista un bambino di 10 anni con un pene enorme, in grado di far scattare pensieri lussuriosi nelle donne che gli stanno attorno, provocando situazioni comiche.
Le due catene hanno anche avviato una petizione online per chiedere a Glénat di ritirare il libro dalla distribuzione a causa dei suoi contenuti, appellandosi agli articoli del codice penale francese che vietano la rappresentazione a carattere pornografico di minori. Tale petizione ha al momento raggiunto circa un migliaio di firme.
La casa editrice ha invece difeso il lavoro di Vivès, ricordando che il libro è venduto incellofanato e con un disclaimer che ne vieta la fruizione ai minori. «Questo lavoro non è stato in alcun modo pensato per sminuire, promuovere o legittimare l’abuso sui minori» si difende Glénat. «È una parodia il cui disegno, volutamente grottesco e oltraggioso nelle sue proporzioni, non lascia dubbi sulla natura totalmente irrealistica del personaggio e del suo ambiente.»