Dal 26 settembre 2018 al 1 luglio 2019, il Museo del Louvre di Parigi ospiterà una mostra che farà dialogare archeologia e fumetto all’interno della Petite Galerie, lo spazio dedicato all’eduzione artistica e culturale posizionato nell’ala Richelieu.
“L’archéologie en bulles” − questo il nome dell’esposizione − proporrà un percorso espositivo pensato per descrivere il lavoro dell’archeologo e gli strumenti da lui utilizzati, grazie anche all’aiuto di fumetti nei quali la fedeltà storica è stata rispettata, ma anche di quelli in cui il vero è stato trasfigurato diventando finzione.
Saranno presenti in mostra infatti circa 100 opere, una selezione di tavole originali di fumettisti come Jul − autore anche del manifesto −, Enki Bilal e Nicolas de Crécy ispirate proprio all’archeologia.
Tra queste tavole originali ce ne sarà anche una tratta da un fumetto italiano, ovvero Il porto proibito di Teresa Radice e Stefano Turconi, graphic novel pubblicato in Italia da Bao Publishing nel 2015 e tradotto in Francia da Glénat l’anno successivo con il titolo Le Port des marins perdus.
Come rivelato dai due autori nel loro blog personale, la tavola selezionata − che mostriamo di seguito − rappresenta uno dei personaggi del fumetto, Abel, sulle spiagge dell’Isola di Pasqua.
La mostra è curata da Fabrice Douar, responsabile editoriale della programmazione culturale del Louvre, e Jean-Luc Martinez, presidente e direttore dello stesso museo.