Nel visitare la mostra Andrea Pazienza. Trent’anni senza – inaugurata il 24 maggio a Roma in apertura del festival Arf! – sarà possibile scoprire anche due opere inedite dell’autore di Penthotal e Zanardi, ritrovate proprio nel corso del 2018.
La prima è una pala in otto tele di Zanardi – grande di 2,40 x 2,40 metri – che nel 1983 Pazienza dipinse al Luneur di Roma in occasione della manifestazione “Ottovolante – Festival della satira”. Data a lungo per dispersa, l’opera era in realtà in possesso del regista Matteo Garrone (Gomorra, Dogman).
Leggi anche: Andrea Pazienza, l’istrione del disegno che fu rockstar del fumetto
«Sono amico del regista Matteo Garrone e un giorno mi ha telefonato dopo aver saputo che stavo preparando la mostra» ha affermato Mauro Uzzeo, curatore dell’esposizione romana insieme a Stefano Piccoli e Alino. «Mi ha raccontato di avere un’opera di Pazienza in casa, un vero e proprio gioiello. […] E pensare che lo teneva appeso in camera del figlio!».
Se inizialmente c’era qualche dubbio sull’autenticità dell’opera, visto che non era firmata, la certezza è arrivata in seguito al ritrovamento di una foto in cui Pazienza fu raffigurato proprio nel momento in cui stava realizzando il dipinto.
Il secondo inedito è invece un ritratto del collega e amico Stefano Tamburini, disegnato nell’aprile del 1986 dopo la morte dell’autore a soli 30 anni per un’overdose. L’illustrazione fu realizzata con l’intenzione di farne una copertina per Frigidaire, ma Vincenzo Sparagna e gli altri autori della rivista decisero invece di non pubblicarla a favore di un disegno meno emotivo.
Allestita in occasione del trentennale della morte dell’autore, avvenuta a Montepulciano il 16 giugno 1988, la mostra Andrea Pazienza. Trent’anni senza sarà aperta al pubblico dal 25 maggio al 15 luglio presso il Mattatoio di Roma (ex Macro Testaccio). Per ulteriori informazioni, è possibile visitare le pagine dedicate all’esposizione sul sito ufficiale di Arf!.