“Se lo ami non capisci molto di tipografia. Se lo odi in realtà non ne capisci ugualmente di tipografia e dovresti trovarti un nuovo hobby”. Al di là di quello che ne pensa l’ormai leggendario designer Vincent Connare, creatore del carattere tipografico “Comic Sans” nel 1994 (vent’anni fa, ormai), una cosa è certa: il fatto che se ne parli ancora oggi non può che essere la prova del suo straordinario successo. Un successo di pubblico, per la precisione, che si affianca – va detto – a una totale disfatta di critica.
Racconta Connare in un’intervista che, su Twitter, il maggior numero di lamentele degli utenti è diretto in primo luogo verso le compagnie aeree, al secondo posto verso il Comic Sans e al terzo verso Justin Bieber. Di conseguenza, neanche la fama di Bieber riesce a superare quella del font. E in realtà, è proprio la sua straordinaria diffusione ad aver innescato una certa insofferenza nei suoi confronti.
Come spiega il sito ComicsSansCriminal (nato appositamente allo scopo di dissuadere dall’uso del font), il Comic Sans dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per comunicare a un pubblico di minori di 11 anni. Non certo per disegnare il sito dei Black Sabbath (i quali si sono poi fortunatamente ricreduti) o per annunciare la scoperta del bosone di Higgs.
Eppure – strano a dirsi – all’origine della sua realizzazione, ci sarebbe nientemeno che la matita di Dave Gibbons. Si racconta infatti che, lavorando a un programma di Microsoft pensato per insegnare agli utenti a utilizzare il computer, Connare si rese conto che sarebbe stato meglio non utilizzare più il vecchio Times New Roman, troppo serio e formale.
Messosi al lavoro su una diversa proposta, il grafico andò a rileggersi proprio il lettering realizzato dal disegnatore di Watchmen. E fu così che il Comic Sans fu gradualmente messo nero su bianco (ecco spiegato anche il perché del suo nome). Purtroppo, come ha spiegato lo stesso Gibbons, essere associato a quello che viene ormai considerato uno dei peggiori font in circolazione, non è una bella esperienza. Ma tant’è.
Recentemente – forse proprio in occasione dei 20 anni di vita del font – il graphic designer Craig Rozynski ha pensato bene di dare nuova vita al bistrattato Comic Sans, creandone una versione aggiornata e lasciando a tutti la possibilità di scaricarla gratuitamente: il Comic Neue. “Una scelta di scrittura casual, per tutti – ha spiegato – Anche per gli esperti di tipografia”. Peccato che, a detta di molti esperti, il risultato sia forse ancora peggiore dell’originale.