Il New York Post, uno dei più antichi e letti (il 6°, per la precisione) quotidiani statunitensi, ha deciso di eliminare la tradizionale pagina dedicata alle strisce.
Il fatto risale al 6 maggio, ed è avvenuto senza preavviso, ma anche senza che la testata ne desse alcuna notizia. La notizia è emersa quando King Feature Syndicate, storica azienda produttrice e distributrice di strisce per i quotidiani, si è visto rifiutare tre fumetti regolarmente comprati dal NYP: Mallard Fillmore, Rhymes with Orange e Dennis the Menace. «Ha colto tutti di sorpresa» ha spiegato Brendan Burford, editor del King Features, al giornalista Jim Romenesko. «Non abbiamo ricevuto nessun preavviso».
Hilary Price, l’autrice di Rhymes with Orange, ha raccontato a Romenesko che è venuta a sapere dell’accaduto tramite la segnalazione di un fan che, dopo aver inviato una mail al NYP, ha ottenuto una risposta alquanto criptica sui costi per sostenere la pubblicazione delle strisce.
«Una cosa che mi ha fatto pensare» ha commentato la Price, interpellata dal Washington Post, «è che non c’è stato nessun annuncio sul NYP. Questo ha creato confusione nei lettori. Se sei seduto in metropolitana e stai sfogliando il giornale alla ricerca dei fumetti, il primo pensiero che ti passa per la testa è: “devo aver saltato una pagina”; e non: “oh, i fumetti non ci sono più”».
«Il mancato annuncio non mi sembra rispettoso nei confronti dei lettori» ha continuato la Price sottolineando che i lettori, a causa della mancata informazione, non sono stati messi in grado di protestare per la chiusura della pagina.
«Anche se il NYP non aveva molti fumetti, noi pensiamo sia un grosso errore» taglia corto sul Washington Post John Glynn, il presidente della Universal Uclick Syndicate – principale concorrente del King Features – che si è vista cancellare tre strisce dal NYP (Garfield, Heart of the city e Non Sequitur). «Un quotidiano senza fumetti è come la pizza senza la mozzarella. Ci potrebbe essere una piccola quantità di lettori a cui piace così, ma tutti gli altri noteranno che una parte di ciò che rende speciali i giornali è sparita per sempre».
In seguito alla notizia, Tom Richmond, Presidente della National Cartoonists Society, ha scritto una lettera indirizzata al quotidiano, nella quale ha ricordato come le Comics Sections siano storicamente tra le pagine più lette e gradite dei giornali, ed ha auspicato che la testata torni sui propri passi, reintroducendo le strips.
Il caso del NYP riflette la crisi che attraversa, oggi, i giornali cartacei e che si sta ripercuotendo sui fumetti e i loro autori. Una crisi ben raccontata anche in Stripped, il documentario curato da Frederick Schroeder uscito il 2 aprile di quest’anno, ispirato proprio dall’esigenza di spiegare l’evoluzione del rapporto tra i fumettisti per la carta stampata e i giornali stessi, in calo irreversibile di vendite.