Il 5 marzo è deceduto Jay Lynch, tra i padri del fumetto underground americano. Aveva 72 anni ed era malato di cancro.
Lynch era nato nel 1945 a Orange, New Jersey. Nel 1963, all’età di 17 anni, si trasferì a Chicago. Li cominciò a disegnare per il giornale della scuola e per diversi magazine come Cracked, Sick e Help!. In seguito conobbe il fumettista Skip Williamson, con cui creò Bijou Funnies che, assieme a Zap Comix di Robert Crumb, è considerata la prima rivista di fumetto a dare il via al movimento del fumetto underground americano.
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Durata otto numeri, usciti tra il 1968 e il 1973, Bijou Funnies ha pubblicato lavori di Skip Williamson, Robert Crumb, Harvey Kurtzman, Jay Kinney, Art Spiegelman, Gilbert Shelton, Justin Green, Kim Deitch e dello stesso Lynch.
Sulle pagine di Bijou Funnies fu pubblicato uno dei lavori più conosciuti di Lynch: Nard n’ Pat, una bizzarra serie – in parte basata su spunti autobiografici – con protagonisti un uomo di mezza età e un irriverente gatto antropomorfo.
Per 17 anni, tra gli anni Settanta e gli Ottanta, sulle pagine del settimanale Chicago Reader, assieme al disegnatore Gary Whitney, Lynch pubblicò Phoebe and the Pigeon People, una striscia umoristica con protagonisti dei piccione parlanti dal volto umano.
Sul finire degli anni Ottanta, Lynch lavorò per Topps alla serie di figurine Sgorbions e su altri progetti umoristici. Negli anni Novanta cominciò a scrivere e a lavorare alla divisione merchandising di Mad magazine. Negli ultimi anni realizzò anche due fumetti per ragazzi, entrambi pubblicati da Toon Books: Otto’s Orange Day, per i disegni di Frank Cammuso, e Mo and Jo Fighting Together Forever, assieme a Dean Haspiel.