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Gli editori di fumetto sui social: Facebook

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Essere presenti sui social media non è un optional. Questo il primo dato che emerge a uno sguardo complessivo sulle attività online degli editori italiani di fumetto. Un insieme di operatori che, a dispetto di una diffusa percezione del settore come ‘tradizionalista’, paiono invece mostrare una grande attenzione ai social, superiore addirittura a quella di molti editori non-fumettistici, in libreria come in edicola.

Negli ultimi due anni, in particolare, la presenza sui canali social da parte degli editori di fumetto si è diffusa e consolidata, ed oggi quasi tutti gli operatori – grandi e piccoli – comunicano su Facebook (il social network più utilizzato), su Twitter, e talvolta su altre piattaforme. Ma questa presenza non è frutto solo di una presa d’atto sulle nuove forme di comunicazione, bensì una autentica opportunità strategica. Il dato – per alcuni, la “sorpresa” – è divenuto una vera e propria notizia nei mesi scorsi, grazie a quanto emerso con i monitoraggi realizzati nel 2013/2014 da Blogmeter, secondo cui alcuni editori di fumetto si sono rivelati tra i più abili nell’uso dei social: Bao Publishing, Becco Giallo (ma anche Topipittori) nel 2013; ancora Bao, Rizzoli Lizard e 001 Edizioni nel 2014. Veri e propri casi di successo, in grado di battere su diversi indicatori (Facebook engagement; Facebook response; Twitter engagement per tweet) persino colossi come Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Rizzoli Libri.

A fronte di questa presenza diffusa, e delle eccellenze già registrate altrove, Fumettologica ha pensato che fosse arrivato il momento di seguire l’evoluzione di questo fenomeno. Con un’indagine che proverà a offrire, tappa dopo tappa, un monitoraggio complessivo della presenza social dei protagonisti dell’editoria fumettistica. In una prima fase, questa indagine offrirà un censimento dei principali attori: quanti e quali sono gli editori, le testate, gli autori italiani presenti sui social media? Conclusa da qui all’estate questa prima fase quantitativa, passeremo poi al monitoraggio di dati più qualitativi, come i livelli di interazione e di engagement con i fans/followers.

Gli editori più seguiti su Facebook

Il nostro primo monitoraggio, oggi, è dedicato a Facebook, e si concentra esclusivamente sui marchi editoriali: quanti sono, e quali quelli con il maggiore numero di fan? Questo censimento ha preso perciò in considerazione una sessantina di casi (57), con le seguenti caratteristiche: solo pagine ufficiali e attive; solo pagine corporate e non di prodotto (quindi niente singole testate, albi, libri); pagine disaggregate per brand o marchio editoriale (gruppi multi-brand come, ad esempio, Panini, Edizioni BD o RW sono infatti presenti con più marchi). La rilevazione è stata realizzata nei mesi di gennaio e febbraio.

Prima di passare alla classifica, qualche breve considerazione generale.

1) L’assenza di alcuni marchi storici come Bonelli Editore, Disney, Astorina è dovuta a scelte strategiche: non tutti gli editori sono presenti sui social allo stesso modo. Il principale protagonista del settore, Sergio Bonelli, è infatti privo di una pagina corporate: la sua presenza è affidata alle pagine dedicate a singole testate/personaggi (Dylan Dog, Dragonero, Orfani, Lukas). Stessa logica per Disney, presente con una pagina intestata a Topolino, e per Astorina, con una pagina dedicata a Diabolik. [Delle pagine ‘testate’ ci occuperemo presto, con un’analisi ad hoc]

2) La media complessiva, a febbraio 2014, era di 4665 fan. Tuttavia, solo 7 editori hanno un numero di fan in grado di ‘doppiare’ il dato medio. In particolare si distingue un gruppo di testa composto da 5 marchi editoriali, i cui fan oscillano tra 20mila e 30mila. Il primo di essi, Planet Manga (gruppo Panini), ha oltre il doppio dei fan del 6° editore (Star Comics).

3) Nonostante la maggior parte degli editori sia attiva con una fanpage, alcuni utilizzano l’altra e più ‘antica’ forma di presenza su Facebook: il profilo ‘personale’ (in un caso è stato utilizzato il Gruppo). In rari casi vengono alimentati entrambi, profilo e fanpage, con scarsa chiarezza sulla differente funzione dei due strumenti.

4) Da un simile monitoraggio sui dati pubblici non è dato sapere, naturalmente, se le cifre corrispondenti ai fan sono ‘organiche’ (persone che hanno spontaneamente cliccato ‘Mi piace’) o ‘acquisite’ tramite servizi di social media marketing, che consentono la promozione – a pagamento – delle pagine. A quanto ci risulta, sebbene si tratti di strumenti poco utilizzati dagli editori di fumetto, alcuni marchi hanno destinato piccoli budget a queste forme di sponsorizzazione.

5) In termini di dati aggregati per gruppi editoriali, Panini fa la parte del leone, con 61.671 fan, ripartiti su tre diverse pagine: Panini Comics Italia, Planet Manga e Panini 9L. Seguono Edizioni BD con 37.504 fan (marchi: J-POP Manga, GP Publishing, Edizioni BD, Edizioni BD Kids) e RW con 12.557 fan (marchi: Lion Comics, Goen, RW-Edizioni, Lineachiara).

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