È il 4 aprile 1967. Nella striscia giornaliera firmata da Charles M. Schulz, compare un nuovo personaggio. Non ha ancora un nome, è solo un piccolo uccellino dalle piume arruffate che, stanco di volare, si posa sul naso di Snoopy e si addormenta. “Dev’essere stato un volo turbolento”, commenta il beagle. Quell’uccellino diventerà il suo migliore amico e il suo creatore gli troverà un nome solo tre anni dopo, nel 1970, ispirandosi al festival rock più famoso di tutti i tempi. Ancora oggi, resta un mistero l’appartenenza di specie dell’uccellino. Schulz non l’ha mai specificato. Non solo: nessuno ha mai potuto leggere le sue parole. Solo Snoopy lo capisce. E tramite lui, tutto il mondo, da quasi 50 anni.
Buon compleanno, Woodstock.