Nei giorni scorsi Alan Moore ha annunciato di essere prossimo a lasciare il mondo del fumetto. Lo scrittore, creatore di opere come Watchmen e V for Vendetta, lo ha detto nel corso di una lunga intervista al quotidiano britannico The Guardian.
Tra le altre cose – l’intervista verteva sui suoi ultimi lavori e su Jerusalem, il suo nuovo romanzo – Moore ha criticato il modo in cui i supereroi vengono sfruttati, facendo riferimento soprattuto ai cinecomic e a personaggi classici come Batman. Moore sottolinea come i supereroi siano creazioni di un’altra epoca e che oggi, negli anni 2000, gli autori dovrebbero cercare di andare oltre e creare qualcosa di più pertinente ai nostri giorni.
«Sono certo che ci sia una buona ragione, se migliaia di adulti fremono per vedere le nuove storie di Batman, ma per quanto mi riguarda stento a comprenderlo. I film di supereroi hanno magari personaggi inventati da Jack Kirby negli anni Sessanta o prima ancora, personaggi che adoro per come li ho vissuti quando avevo 13 anni. Erano personaggi pensati per il mondo di 50 anni fa. Credo che questo secolo abbia bisogno e meriti la propria cultura. Merita autori che cerchino di dire cose importanti per i tempi in cui stiamo vivendo. Questo per me è il modo più prolisso per dire che sono davvero stanco di Batman».