La rivista Topo ha debuttato nelle edicole francesi dal 1 settembre, ed è un interessante esempio di graphic journalism per un pubblico giovane.
Il progetto Topo nasce alcuni mesi fa dal team del magazine La Revue dessinée, con una campagna di crowdfunding e abbonamento. L’idea è quella di creare una rivista bimestrale a fumetti che contenga storie brevi di giornalismo a fumetti, create da coppie formate da un giornalista e un fumettista, e indirizzate a un pubblico di adolescenti.
La scelta dei soggetti va dalla cultura alla società, con particolare attenzione all’attualità, con reportage, testimonianze e indagini: come YouTube è diventato un modo per fare soldi, come mai Barack Obama non è riuscito a vietare le armi in USA, il razzismo nell’industria dei video game, testimonianze di rifugiati siriani in Francia; ma sono affrontate anche tematiche più leggere, che indagano e raccontano storie e meccanismi dell’entertainment, dai Sex Pistols a Game of Thrones. Tra i disegnatori coinvolti: Benjamin Adam, Benjamin Bachelier, Marion Montaigne, Frederik Peeters.
Di seguito, alcuni esempi dei lavori contenuti.
Topo si annuncia come un’esperienza interessante, dall’approccio fresco e dinamico, presentata peraltro con una grafica asciutta e accattivante (ma anche un po’ vintage, che rimanda a riviste giapponesi del fumetto d’autore come Com e Garo). Per una volta ancora, noi lettori italiani siamo costretti a invidiare la dinamicità del mercato fumettistico francese.