Da qui all’inizio di aprile, Fumettologica pubblicherà ogni giorno una speciale rassegna sul meglio del fumetto mondiale nel 2019. Si tratta della traduzione, con qualche contributo inedito, del ‘best of’ che il britannico Paul Gravett – il più importante critico di fumetti europeo, definito da Neil Gaiman “The man at the crossroads” – pubblica ogni anno sul proprio sito.
La selezione è un’autentica bussola sulle novità e le tendenze soprattutto nell’ambito del graphic novel (ma non solo), è seguita da molti professionisti dell’editoria di fumetto, ed è realizzata grazie alla collaborazione di una vasta rete di corrispondenti stranieri (per l’Italia, il nostro direttore Matteo Stefanelli). Soprattutto, si tratta di una playlist utile per scoprire quali sono le opere più interessanti pubblicate in Paesi che vanno al di là dei tre mercati principali del fumetto globale – Giappone, Stati Uniti, Francia – e che quest’anno sono 15, dall’Argentina alla Corea del Sud a Singapore. Iniziamo oggi, con il Brasile.
SVIZZERA
SUV, di Helge Reumann (editore: Atrabile)
Uomini barbuti con pistole corrono attraverso le tavole e si imbattono in fantasmi extraterrestri con armi futuristiche; più tardi tocca a guerrieri dai volti ammantati che attaccano donne ben in grado di difendersi – e presto ci troviamo nel mezzo di un quadro confuso, in cui tutti combattono tutti. Dalla metà degli anni Novanta, il ginevrino Helge Reumann è un artista stimato, sia nel campo del fumetto che dell’arte. Sebbene abbia pubblicato un sacco di racconti brevi in molte riviste indipendenti di fumetti, SUV è il suo primo libro di fumetti di dimensioni significative.
Non è tuttavia, come ci si potrebbe aspettare, una mera raccolta di lavori più vecchi: è una storia originale straordinariamente voluminosa, lunga e densa. Ed è puro Reumann: in SUV ci sono molti spari, pugnalate, tagli e colpi; gli eserciti combattono contro i guerriglieri, i combattenti solitari affrontano orde di malvagi paramilitari, dalle giungle corriamo attraverso deserti montuosi verso deserti futuristici di periferia. Di tanto in tanto, un paracadutista ben mimetizzato atterra e cerca di prendere il controllo dell’azione. Azione? Quale azione? Buona domanda.
Come al solito nelle storie di Helge Reumann non capiamo davvero cosa ci stia raccontando. Tuttavia, ne restiamo affascinati. Affascinati dal layout della pagina rigorosamente organizzato in vignette di dimensioni identiche, affascinati dai disegni chiari, chirurgicamente precisi e puliti, affascinati dalla travolgente aggressività e dall’umorismo nero che filtra in superficie attraverso la carta e le molte linee sottili. SUV è un fumetto muto di 120 pagine, molto rimane non detto e non del tutto chiaro, ma è così che dovrebbe essere in questo caso. SUV è in definitiva una cavalcata selvaggia, un’intensa esperienza di lettura.
Drei Väter [Tre padri], di Nando von Arb (editore: Edition Moderne)
Una madre e tre padri: Nando von Arb è cresciuto in una famiglia-patchwork decisamente complessa, ed è quello che racconta nel suo straordinario debutto di 304 pagine Tre padri. Con molto umorismo e tocchi di malinconia, mette in scena il ricordo della sua amorevole madre, che era spesso molto affaticata dalla situazione.
Il padre biologico lasciò sua madre ma, dopo un po’, tornò nelle vicinanze della famiglia, e introdusse il figlio nel mondo dell’arte. Kiko è il padre della sorella maggiore di Nando, ama ancora la madre e funge da amicone di Nando, con il quale è divertente giocare e fare skateboard. E poi c’è il nuovo partner di sua madre, Zeno, un gigante silenzioso e solido, che sorprendentemente soccombe a una malattia fatale.
Nando von Arb ha scelto di non raccontare una storia realistica di maturazione; i suoi disegni stilizzati e il design metaforico degli adulti lo sottolineano. Disegna sua madre come un uccello che protegge i figli sotto le sue ali ma che è, allo stesso tempo, fragile e vulnerabile. Il vero padre è una volpe, Kiko, una specie di clown con un corpo elastico, e Zelo è una roccia enorme con l’aura di un’opera d’arte primitiva.
Lo storytelling di Von Arb è molto visivo; le sue pagine sembrano un balletto animato di personaggi e situazioni, che viene interrotto dal testo solo quando necessario. È così che riesce a stare il più vicino possibile alla prospettiva ingenua di un bambino. Stilisticamente, Tre padri è tra i fumetti più sorprendenti, freschi e fantasiosi pubblicati da tempo in Svizzera, fra quelli in lingua tedesca. Ovviamente, l’infanzia di von Arb non è stata sempre facile, la situazione della famiglia era instabile e messa alla prova da molte crisi. Tuttavia, von Arb ci racconta della sua crescita con abbastanza dinamismo, leggerezza e commedia per farci sentire la ricchezza di questa insolita costellazione di patchwork.
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Questa selezione dei migliori fumetti 2019 pubblicati in Svizzera è firmata dal giornalista e scrittore Christian Gasser. È stata pubblicata sul sito www.paulgravett.com, e la traduciamo qui con il permesso degli interessati.
Christian Gasser è uno scrittore, giornalista e docente svizzero all’Università di Arte e Design di Lucerna. Revisiona fumetti per vari giornali, riviste e reti radio in Svizzera e Germania. È anche condirettore della rivista di fumetti STRAPAZIN e membro del premio “Max und Moritz”, giuria dell’Erlangen Comic-Festival. I suoi ultimi libri sono: Animation.ch. Vision and Versatility in Swiss Animated Film (2011), Comix Deluxe (2012) e il romanzo Rakkaus! (finnisch: Liebe) (2014).