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Migliori Fumetti 2019 – International: Argentina

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Da qui all’inizio di aprile, Fumettologica pubblicherà ogni giorno una speciale rassegna sul meglio del fumetto mondiale nel 2019. Si tratta della traduzione, con qualche contributo inedito, del ‘best of’ che il britannico Paul Gravett – il più importante critico di fumetti europeo, definito da Neil Gaiman “The man at the crossroads” – pubblica ogni anno sul proprio sito. 

La selezione è un’autentica bussola sulle novità e le tendenze soprattutto nell’ambito del graphic novel (ma non solo), è seguita da molti professionisti dell’editoria di fumetto, ed è realizzata grazie alla collaborazione di una vasta rete di corrispondenti stranieri (per l’Italia, il nostro direttore Matteo Stefanelli). Soprattutto, si tratta di una playlist utile per scoprire quali sono le opere più interessanti pubblicate in Paesi che vanno al di là dei tre mercati principali del fumetto globale – Giappone, Stati Uniti, Francia – e che quest’anno sono 15, dall’Argentina alla Corea del Sud a Singapore.

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ARGENTINA

Pibas [Pollastre], di autori vari (editore: Hotel de las Ideas)

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Come sempre, i fumetti argentini hanno creato i propri anticorpi (lentamente ma con fermezza). Sì, Pibas è una reazione a molte cose. Una potente reazione collettiva, che mette insieme sia autrici di fanzine (Femimutancia, Maia Debowicz) che altre ormai diventate mainstream (Sole Otero).

Pibas è un’antologia che fa da punto di riferimento. Ma è anche una dichiarazione contro la persistente idea che il fumetto in Argentina sia – sigh – morto e contro la fossilizzata mascolinità che ha definito buona parte del DNA del fumetto argentino. Ovviamente, c’erano autrici donne anche prima dell’uscita di questa antologia, che mette insieme ventiquattro fumettiste diverse tra loro. E ovviamente, la ragione e il sentimento del medium e la sua condizione attuale sono cambiate molto negli ultimi anni, rispetto ai vecchi (seppur sinceri) cliché narrativi del passato.

Comunque, questa antologia, che ha debuttato al festival MoCCA di New York ed è stata curata dal collettivo In Bocca al Luppo, è un dirompente grido punk. Mescolando stili, ideologie e nomi, questi fumetti sono un sincero, inevitabile e allegro assalto allo status quo. Non è un assalto definitivo, ma il fatto che questi ventiquattro nomi – ma potevano facilmente essercene altri ventiquattro – ha sconvolto la placca tettonica del pianeta fumetto in Argentina. E non è un sommovimento da poco.

Alienígena [Alieno], di Femimutancia (editore: Hotel de las Ideas)

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Alienígena è un libro del 2018 portato al grande pubblico dall’editore Hotel de las Ideas. Okay, in un certo senso mi si potrebbe accusare di barare nel gioco del “Miglior dell’anno”, ma concedetemelo. L’opera di Femimutancia (alias Julia Inés Mamome) è una interpretazione asciutta e originale dei tempi moderni. Questa è un’osservazione che puoò valere per diversi fumetti di tutto il mondo, ma il valore di questa autrice e ciò che la rende diversa dagli altri rientra nella stessa vena creativa di fumettisti come Olivier Schrauwen.

Come quest’ultimo, anche Femimutancia altera i corpi e le relazioni sociali, pur facendole comunque risultare familiari (sia nella rappresentazione narrativa che in quella grafica). La sua forza sta nella capacità di inserire la giusta dose di stranezza – nei colori e nei corpi in movimento – con un ritmo ipnotico che va a definire la narrazione stessa.

Ha il gusto di una invasione rivoluzionaria e colorata, che usa diversi tipi di corpi e ombre per creare una nuova umanità che deve comunque avere a che fare con quel demone chiamato vita. Il suo mondo è assurdo, ma è facile riconoscercisi per come è aggressivamente antieroico e capace di contenere un variegato flusso di sentimenti e di solitudine.

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Questa selezione dei migliori fumetti 2019 pubblicati in Argentina è firmata dal critico Juan Manuel Dominguez. È stata pubblicata sul sito www.paulgravett.com, e la traduciamo qui con il permesso degli interessati.

Juan Manuel Dominguez avrebbe voluto essere un supereroe. Ora quell’amante di Batman e di Gorey soffoca il suo sogno di salvare l’universo facendo il critico di fumetto e cinema – la risposta di Clark Kent alla realtà – e crede che i suoi parenti e amici diano il miglior contributo al super-fattore che caratterizza la sua vita professionale e priva di poteri.

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