Senza limiti, di Jillian Tamaki (Coconino Press)
Jillian Tamaki (canadese, classe 1980) è l’autrice dei graphic novel SuperMutant Magic Academy e – su testi della cugina Mariko Tamaki – Skim e E la chiamano estate. Nei racconti brevi di questa antologia ci sono donne che tradiscono, altre che ripercorrono le loro relazioni amorose attraverso i gusti cinematografici degli (e delle) ex. Ci sono Jenny, ossessionata da un suo clone apparso su Facebook, e Helen, il cui corpo si sta rimpicciolendo a vista d’occhio.
I critici americani si sono sbilanciati a definire Senza limiti un’opera ammantata da una «versatilità irrequieta» (New York Times) e «un trionfo della narrazione per immagini» (The Atlantic), portandola a vincire numerosi premi, tanto in patria quanto all’estero (anche da noi, dove si è aggiudicata il Gran Guinigi come miglior fumetto breve o raccolta durante l’edizione 2019 di Lucca Comics & Games).
La fumettista si muove tra i toni malinconici del blu e i suoi bianchi e neri profondissimi, con un segno che sa essere a seconda delle necessità etereo, cartoonistico, perfino miyazakiano, per poi sprofondare nella schietezza del realismo, in un mosaico di nove storie che non si accontentano di raccontare la prismaticità del contemporaneo attraverso la ricerca di identità da parte dei giovani protagonisti, ma lo fanno con stili sempre cangianti.