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I 5 migliori fumetti del 2019 secondo Publishers Weekly

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Publishers Weekly, rivista americana fondata nel 1872 e dedicata al mondo dell’editoria, ha stilato sul sito online la propria lista dei 5 migliori fumetti distribuiti negli Stati Uniti nel 2019. Di questi, al momento solo uno è stato tradotto in italiano.

seth clyde fans Publishers Weekly migliori fumetti 2019

Clyde Fans, di Seth (Drawn & Quarterly). Pubblicato in Italia da Coconino Press.

È la storia di due fratelli che gestiscono una ditta di ventilatori elettrici che sta andando verso il fallimento e Seth ci ha messo più di 20 anni per portarla a termine. Per il Publishers Weekly è una storia che «pone grandi domande filosofiche sul valore degli individui nella società capitalista.»

hot comb ebony flowers

Hot Comb, di Ebony Flowers (Drawn & Quarterly).

È il primo fumetto di Ebony Flowers ed è una raccolta di storie brevi su una comunità di persone di colore, tra momenti drammatici e di gioia. A unirli, un unico tema: i capelli e i momenti di comunione in cui le donne si ritrovano assieme per pettinarsi.

good talk mira jacob Publishers Weekly migliori fumetti 2019

Good Talk: A Memoir in Conversations, di Mira Jacob (One World).

Si tratta dell’autobiografia a fumetti della scrittrice Mira Jacob (Manuale di danza del sonnambulo, Neri Pozza, 2014), raccontata attraverso i discorsi con il proprio figlio.

rusty brown chris ware

Rusty Brown, di Chris Ware (Pantheon). Di futura pubblicazione in Italia per Coconino Press.

Il nuovo graphic novel dell’autore di Jimmy Corrigan ha per protagonista un uomo del Nebraska, il Rusty Brown del titolo, appassionato collezionista di action figure, la cui vita viene raccontata dall’inizio alla fine – dall’infanzia fino ai problemi della paternità – lasciando al lettore la possibilità di scegliere se leggerla in senso cronologico o seguendo l’ordine non consequenziale degli eventi proposto dall’autore.

Publishers Weekly migliori fumetti 2019

They Called Us Enemy, di George Takei, Justin Eisinger, Steven Scott e Harmony Becker (Top Shelf).

L’attore americano di discendenza giapponese George Takei, noto per il ruolo del timoniere Hikaru Sulu nelle prime stagioni della serie tv Star Trek e più di recente per il suo attivismo LGBT, racconta la sua infanzia durante la Seconda Guerra Mondiale, periodo nel quale i giapponesi residenti in USA venivano considerati nemici della nazione (come dice il titolo) e internati in campi di prigionia.

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