Ieri, 13 novembre, è morto a 87 anni Michele Gazzarri, autore che ha collaborato con diverse case editrici italiane, noto soprattutto per le sue sceneggiature per Topolino.
Nato a Milano nel 1932, Michele Gazzarri esordì nel mondo del fumetto nel 1955 scrivendo testi di Volpetto, Soldino e Felix per l’editore Renato Bianconi. Dal 1963 per una ventina d’anni scrisse anche per il Topolino di Mondadori: 127 storie, disegnate da autori della prima scuola italiana Disney, come Giovan Battista Carpi, Giuseppe Perego, Franco Lostaffa, Pier Lorenzo De Vita; il suo titolo più noto è Sandopaper e la perla di Labuan del 1976, parodia del Sandokan di Emilio Salgari.
Per tutti gli anni Sessanta e Settanta ha collaborato con i principali editori e testate, da Il Giornalino al Corriere dei Piccoli, da Intrepido e Il Monello della Casa Editrice Universo a Diabolik.
Per Gino Sansoni ha scritto racconti di Zakimort – la “diabolika” della casa editrice del marito di Angela Giussani – e storie brevi su Horror, oltre a varie uscite di I classici Sansoni a fumetti, albi tratti dai classici della letteratura: suo è il primo numero, I veri Promessi Sposi a fumetti (veri per differenziarli dallo sceneggiato Rai dello stesso anno, 1967), disegnato da Sergio Zaniboni.
Ha pubblicato su Lanciostory, come la serie Billy e Pupa con Guido Buzzelli e Giorno senza fine con Franco Saudelli e ha lavorato direttamente per l’estero, in Francia per l’editore Lug di Lione e in Germania su Fix und Foxi.
Nel 1987 ha lasciato il mondo del fumetto per collaborare principalmente con riviste di enigmistica.
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