Il festival BilBOlbul, in concomitanza con la presentazione del poster dell’edizione 2019 – Bologna, dal 29 novembre al 1 dicembre –, ha comunicato i nomi degli ospiti principali di quest’anno.
Yvan Alagbé è l’autore del manifesto e sarà protagonista di due mostre: una grande monografica intitolata “Una storia dell’amore” presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, che porta per la prima volta in Italia l’opera seminale dell’artista, e un progetto speciale realizzato in collaborazione con Squadro Stamperia Galleria d’Arte. Entrambe inaugureranno durante i giorni del festival (in data e orario da comunicare).
Alagbé è un artista parigino di origini beninesi, animatore di spicco del fumetto alternativo e cofondatore della casa editrice Frémok. Nasce nel 1971 a Parigi e trascorre un periodo della sua infanzia in Benin. Tornato in Francia per studiare matematica e fisica, incontra Olivier Marbouf: insieme fondano l’associazione Dissidence Art Work (DAK), con cui pubblicano le riviste autoprodotte L’oeil carnivore e Le Cheval sans tête. Nel 1993 pubblicano la loro prima storia a fumetti, Ville Prostituée. L’anno successivo fondano la loro personale casa editrice, Amok, che si unirà nel 2002 all’associazione belga Fréon, dando vita a Frémok, ad oggi uno dei principali editori di fumetto in Europa. Il suo graphic novel Negri gialli e altre creature immaginarie racconta storie di vite comuni schiacciate dallo spaesamento identitario del colonialismo e della migrazione. Il libro sarà pubblicato in Italia da Canicola Edizioni.
Chris Reynolds sarà protagonista di una mostra intitolata “Giorni nuovi. E migliori?” presso la Fondazione Zucchelli. Reynolds è autore del volume antologico Un nuovo mondo, che uscirà per Tunué. La mostra sarà incentrata su Un nuovo mondo, oltre che su materiali inediti.
Chris Reynolds nasce in Galles nel 1960. Nel 1986 comincia a disegnare la serie autoprodotta Mauretania Comics, che si conclude nel 1992 dopo sedici numeri. Mauretania è un mondo parallelo che ricorda l’Inghilterra degli anni Ottanta appena uscita, sconfitta, da una guerra contro gli alieni. Più che la guerra, però, a Reynolds interessa esplorare le sensazioni dei suoi personaggi, il loro modo di stare in un paesaggio sottilmente deformato dal conflitto.
Nel 1990 Penguin Books pubblica un’edizione in piccolo formato di Mauretania, che viene definita da Seth un capolavoro. È proprio Seth a portare l’opera di Reynolds negli Stati Uniti, dove lo presenta come «uno degli autori di fumetto più sottovalutati degli ultimi vent’anni»: nel 2004 esce The Dial and Other Stories, che raccoglie alcuni racconti pubblicati tra il 1988 e il 1992, mentre nel 2018, la New York Review of Books pubblica The New World, volume curato da Seth che viene accolto come una delle migliori pubblicazioni dell’anno. Nel 2019, Tunué ne pubblica la traduzione italiana, in collaborazione con BilBOlbul.
Nora Krug è una fumettista e illustratrice tedesco-americana che sarà protagonista di una mostra presso il Museo internazionale e biblioteca della musica. Il suo ultimo graphic novel, Heimat, tradotto in oltre quindici paesi è pubblicato in Italia da Giulio Einaudi Editore. Heimat è la storia di una giovane donna alla ricerca delle proprie radici, che affondano nel periodo e nel luogo forse più complessi del Novecento: la Germania hitleriana. Krug setaccia archivi, colleziona foto, scova cimeli, rievoca memorie per ricostruire le vicende della sua famiglia e comprendere che ruolo essa abbia avuto durante il Nazismo. Il risultato, poetico e commovente, è un graphic novel che si interroga su un senso di colpa collettivo che non accenna a disperdersi.
Nora Krug è un’autrice più volte premiata dalla Society of Illustrators, i suoi lavori sono apparsi su The New York Times, The Guardian, Le Monde diplomatique e A Public Space, e all’interno di antologie pubblicate da Houghton Mifflin Harcourt, Simon and Schuster e Chronicle Books. Krug ha vinto il premio Moira Gemmill Illustrator of the Year e il Book Illustration Prize 2019 del Victoria and Albert Museum. Il suo racconto Kamikaze, la storia di un pilota giapponese sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale, è stato incluso nell’antologia Best American Comics (Houghton Mifflin).
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