Domenica 18 agosto 2019 è morto a Genova all’età di 91 anni Giulio Chierchini, disegnatore di fumetti perTopolino dagli anni Cinquanta.
Nato a Genova il 22 maggio 1928, si diploma all’istituto d’arte Duccio di Buoninsegna di Siena e nel 1946 intraprende la carriera di animatore. Esordisce come fumettista nel 1952 creando i personaggi di Castorino e Tik Corvo per le Edizioni Alpe e negli anni successivi lavora per diverse case editrici: per Renato Bianconi, per il quale disegna Nonna Abelarda, Geppo e Chico; per De Leo, Fasani, Lo Scolaro e anche per l’editore tedesco Kauka Verlag, che pubblica il popolare Fix und Foxi.
Dal 1953 è inchiostratore di Giovan Battista Carpi, sia sulle sue creazioni per Bianconi sia sui fumetti Disney. La sua prima storia come disegnatore risale a 63 anni fa: Topolino e la freccia rossa, pubblicata su Topolino 145 del 25 agosto 1956.
Per i lettori disneyani il suo nome è legato al personaggio di Anacleto Mitraglia, il vicino rissoso di Paperino di cui Chierchini ha contribuito a fissare la fisionomia, e alla celebre parodia I Promessi Paperi, su testi di Edoardo Segantini.
La sua attività non si è limitata solo al disegno: Chierchini ha sceneggiato un centinaio delle quasi 500 storie disegnate per Topolino.
Ha inoltre portato avanti il filone delle “storie dipinte” iniziato da Carpi, fumetti realizzati con una tecnica derivata dall’animazione: gli sfondi sono dipinti su cartoncino, mentre i personaggi sono realizzati su fogli di acetato trasparente per dare alla tavola maggiore profondità.
Tra le prove più riuscite ricordiamo il ciclo dedicato a Little Gum, l’alieno masticatore di chewing-gum, l’Inferno di Paperino e Paperin Pestello e la via delle Indie, scritta in collaborazione con la scrittrice Sandra Verda. Meno nota ma molto interessante per la tecnica sperimentale è Paperino e la sauromania, uscita su Topolino n. 2000, in cui, oltre ai disegni a china e ai dipinti, Chierchini e i suoi assistenti utilizzano dinosauri modellati in digitale.
La sua collaborazione con Topolino è durata oltre mezzo secolo. Nonostante negli ultimi anni avesse interrotto il lavoro per ragioni di età, ogni tanto viene ancora pubblicata sul settimanale qualche sua storia proveniente dal magazzino di materiali inediti. Le ultime, in ordine di tempo, sono Nonna Papera e il pieno… vuoto, uscita a gennaio 2019, e una serie di tavole autoconclusive tra febbraio e marzo.
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