Pelle vermiglia, stazza da orango, due corna limate che assomigliano a un paio di occhiali da aviatore e una mano di pietra. È la descrizione a spanne di Hellboy, demone richiamato dall’altromondo per scatenare l’Apocalisse ma diventato eroe riluttante contro alieni, mostri e creature del paranormale.
Nato nel 1994 e pubblicato da Dark Horse Comics (in Italia da Magic Press), Hellboy è uno dei fumetti indipendenti più popolari di sempre, da cui sono stati tratti videogiochi, cartoni e film (come quello diretto da Neil Marshall, in arrivo nei cinema l’11 aprile 2019).
Il suo creatore, Mike Mignola, ha mescolato le proprie passioni (il pulp, il folklore est-europeo, la fiaba, la letteratura gotica) per creare un universo che, partendo da Hellboy, è sfociato in un mondo di personaggi che starebbero bene tanto in un romanzo di Mary Shelley quanto in un film di Roger Corman. L’atmosfera pulp degli inizi si è trasformata in favolistica. Riassumere tutto il “Mignolaverse” sarebbe dispersivo – e un po’ sciocco: esistono decine di miniserie che confluiscono in testate diverse e molti dei fumetti raccontano vicende autoconclusive che non dialogano col resto o, al contrario, sono densi di rimandi a fatti lontani.
Facciamo invece ordine nelle tappe principali della storia di Hellboy, per capirne l’evoluzione dal 1994 a oggi.
Il seme della distruzione
Nel 1944, in un’isola al largo della Scozia, l’esercito americano – in cui milita un giovane esperto del paranormale, Trevor Bruttenholm – è all’inseguimento dei nazisti. I tedeschi sono nel vivo del “progetto Ragna Rok”, che dovrebbe portare l’Apocalisse nel nostro mondo. Il rito è capeggiato dal mistico russo Grigori Rasputin, in procinto di liberare sette pericolose creature note come Ogdru Jahad. Qualcosa va storto: al posto dei dragoni, nella chiesa abbandonata di East Bromwich piomba un piccolo essere dalle fattezze di diavolo, rinvenuto dall’esercito e soprannominato Hellboy.
Cinquant’anni dopo, Hellboy è cresciuto e lavora a New York nel Bureau for Paranormal Research and Defense (“Istituto per la ricerca e la difesa del paranormale”), noto anche come BPRD. Un Bruttenholm ormai anziano viene trovato morto, ucciso da un mostro anfibio, dopo essere tornato da una spedizione tra i ghiacci.
Hellboy indaga insieme ai colleghi Liz Sherman e Abe Sapien. Liz è una ragazza con poteri pirocinetici che è stata adottata dal BPRD dopo che un incidente da lei causato l’aveva resa orfana. Abe è invece una creatura anfibia che il dipartimento ha ritrovato in una vasca all’ospedale di Washington. Si chiama così perché sul vetro era appeso un cartello con scritto “Icthyo Sapien, 15 aprile 1865”. La data è la stessa dell’assassinio di Abramo Lincoln.
Il BPRD giunge a Villa Cavendish, dove vive Emma Cavendish, un’anziana i cui figli hanno accompagnato Bruttenholm nella sua spedizione. Cavendish è in realtà una trappola creata da Rasputin per ritracciare Hellboy. Il monaco era morto nel 1916 per mano dei reali russi ed era stato resuscitato grazie al potere degli Ogdru Jahad, che l’avevano scelto come loro emissario per la fine del mondo. Rasputin era scappato in Italia, dove il gerarca Heinrich Himmler lo aveva rintracciato per metterlo a capo del “progetto Ragna Rok”. Rasputin aveva acconsentito, meditando di usare le risorse naziste per i propri fini. Alleatosi con Karl Ruprecht Kroenen, Ilsa Haupstein e Leopold Kurtz, aveva costruito un portale che avrebbe permesso agli Ogdru Jahad di arrivare sulla Terra e distruggerla.
Quando, dopo il suo apparente fallimento del 1944, i Nazisti avevano dismesso il progetto, Rasputin si era diretto a nord, dove aveva trovato una delle progenie degli Ogdru Jahad, Sadu Hem, in stato vegetativo. L’uomo era entrato in meditazione finché non era stato risvegliato dal tocco di Bruttenholm. Il contatto aveva permesso a Rasputin di accedere alle memorie del professore, risvegliarsi e architettare un piano che avrebbe attirato Hellboy a Villa Cavendish e usarlo per liberare gli Ogdru Jahad dai bozzoli di cristallo in cui sono imprigionati.
Rasputin cerca di salvarsi dicendo a Hellboy che se lo uccidesse non verrebbe mai a sapere il suo scopo su questo mondo, ma Hellboy gli fracassa il cranio e scappa insieme ad Abe e Liz. Nel frattempo, in un vecchio laboratorio nazista della Norvegia, tre blocchi di ghiaccio in cui sono congelati Kroenen, Ilsa e Kurtz iniziano a creparsi.
Il risveglio del demone
Kroenen, Ilsa e Kurtz, tornati in vita, rubano il cadavere di Vladimir Giurescu, con l’obiettivo di riportarlo in vita e costruire un esercito di vampiri. Ilsa riceve la visita di Rasputin che, tornato in vita, racconta un segreto del suo passato, precedente all’incontro con gli Ogdru Jahad: in gioventù, la strega russa Baba Yaga gli aveva predetto il suo ruolo nell’arrivo di una nuova era. L’uomo aveva allora concesso un frammento della sua anima, che la strega aveva rinchiuso nelle radici di Yggdrasil, l’albero della vita, rendendolo immortale.
Il BPRD manda Hellboy e i suoi a sventare il piano dei redivivi Nazisti, dividendoli in tre squadre. Liz Sherman trova un omuncolo – un essere umano creato attraverso l’alchimia – e per sbaglio gli infonde con i suoi poteri una scintilla di vita. L’omuncolo scappa e Liz, tramortita, sviene.
Hellboy, in missione solitaria, si reca al Castello Giurescu, dove trova il vampiro e la dea Ecate, madre di Giurescu. La dea ripete quanto detto da Rasputin e gli ricorda il suo destino di distruttore dell’umanità. Ecate si trasforma in un’enorme Vergine di Norimberga. Rivela a Hellboy il suo vero nome, Anung Un Rama, e lo riporta alla forma demoniaca facendogli ricrescere le corna. Questi si ribella al proprio ruolo, spezza le corna e sconfigge la dea. Recupera Liz e mette fuori gioco Giurescu, ma il corpo del vampiro scompare poco dopo.
Quasi un colosso
In Romania, Hellboy e l’agente Kate Corrigan sono alla ricerca dell’omuncolo che ha sottratto il potere di Liz Sherman. Lo rintracciano in una chiesa accompagnato da un altro omuncolo, suo fratello maggiore. La creatura racconta di aver ucciso l’alchimista che li aveva creati e di aver intrapreso un nuovo progetto: un omuncolo capace di ospitare entrambi i fratelli e dare vita a un colosso.
Il giovane omuncolo è contrario all’idea, ma il fratello prosegue la missione ed entra nel nuovo corpo, mettendo alle strette Hellboy. L’omuncolo cambia idea e chiede al fratello di poter far parte del colosso. Quando entra nel corpo, però, utilizza i poteri di Liz per uccidere il fratello e distruggere il colosso. Hellboy recupera la creatura e la battezza Roger. Roger restituisce i poteri a Liz, riportandola in vita. Il direttore del BPRD Tom Manning prende in consegna il corpo di Roger, che diventerà un agente del dipartimento.
La mano destra del destino
Hellboy si trova in Spagna per parlare con il prete Adrian Frost, figlio di Malcolm Frost, presente all’arrivo del demone nel 1944. Adrian gli mostra un pezzo di carta su cui è disegnata la mano destra del destino e una scritta in lemuriano. In cambio, il prete vuole sentire la storia della vita di Hellboy.
Terminato il racconto, i due discutono della mano di pietra, che Adrian consiglia di non tagliare, perché rischierebbe di venire utilizzata da altri per scopi malvagi. Hellboy riceve la benedizione del prete, che resta tuttavia scettico sul destino della creatura.
La bara incatenata
Hellboy scrive una lettera ad Abe Sapiens in cui racconta di essere tornato sul luogo della sua “nascita”, la chiesa abbandonata di East Bromwich. Dice che non fa altro che sognare e descrive un sogno in cui una donna ammette di essere una strega ma, sul letto di morte, chiede perdono a Dio. Ai due figli, un prete e una suora, ordina di incatenare la propria bara e tenerla lontano dal diavolo per tre notti. Un demone entra nella chiesa, uccide il prete e la suora, e rivela alla donna di averla messa incinta, anni addietro, del proprio figlio preferito. Poi la porta all’inferno con sé.
Il contenuto del suo sogno si materializza in quello stesso luogo sotto forma di visione, ma Hellboy dice ad Abe che l’evento dovrà restare un segreto tra loro due. Conclusa la lettura, Abe si addormenta sognando dei pesci.
Una scatola piena di malvagità
Il ladro Igor Bromhead ha rubato da un convento dedicato a San Dunstan una scatola metallica e un paio di pinze, con cui il santo aveva catturato un demone imprigionandolo nella scatola. Vende la refurtiva a una coppia di conti ma, appena la contessa apre la scatola, una mosca le vola in bocca. La donna si trasforma nel demone Ualac, e Bromhead ne prende il controllo grazie alla protezione garantita da un santino di San Dunstan. Il demone spiega a Igor che il “Portatore dell’Apocalisse” è ancora vivo, indossa una corona invisibile ma si rifiuta di compiere il proprio destino.
Arrivati per indagare sul furto, Hellboy e Abe si scontrano con Bromhead, che con l’aiuto di Ualac fa comparire la corona sulla testa di Hellboy e gliela sottrae. Il ladro sta per uccidere Hellboy ma Ualac lo ferma: la mano destra del destino va tagliata quando il corpo è ancora vivo, altrimenti la morte ne corromperà il potere. L’arto è infatti in grado di comandare gli Ogdru Jahad e di portare in vita i soldati dell’inferno.
Senza la corona, Hellboy è libero dalla sua natura infernale e, immune ai poteri del demone, uccide Ualac. Bromhead invoca Astarotte per chiedergli aiuto. Questi prende con sé Ualac e porge la corona a Hellboy, il quale rifiuta nuovamente di portare l’Apocalisse sulla Terra. Astarotte risponde allora che conserverà la corona all’inferno, in attesa che Hellboy cambi idea.
Baba Yaga
Nel 1964, Hellboy viaggia in Russia per indagare sulla sparizione di alcuni bambini. Lì incontra Baba Yaga, la strega responsabile dei rapimenti. Hellboy le spara in un occhio, costringendola ad abbandonare questo mondo. La strega rimarrà in vita finché la Russia esisterà.
Il verme conquistatore
Il direttore del BPRD Tom Manning dice a Hellboy e Roger che un satellite ha fotografato una capsula spaziale con un simbolo nazista lanciata nel 1939, diretta verso il castello di Hunte, in Austria. Un ufficiale di polizia locale, Laura Karnstein, si è offerto di guidarli lì. In privato, Manning rivela a Hellboy che Roger è stato equipaggiato con una bomba abbastanza potente da distruggerlo e dà a Hellboy il detonatore nel caso in cui il peggio dovesse accadere.
Raggiungendo il castello, Hellboy e Roger vengono separati da Herman von Klempt. Hellboy si risveglia in una camera di tortura e scopre che Karnstein è in realtà Inger, la nipote di von Klempt.
Roger finisce nella centrale elettrica del castello, dove assorbe l’energia del generatore e priva il castello del suo potere, permettendo a Hellboy di liberarsi dalle sue restrizioni. Girovagando per il castello, Hellboy incontra un prigioniero extraterrestre travestito da uomo, il quale spiega che i nazisti hanno stabilito il contatto con antichi esseri malvagi nello spazio e hanno inviato la capsula con un cadavere perché uno di loro lo potesse abitare. Roger si ricongiunge con Hellboy proprio mentre la capsula atterra.
Il gas fluisce fuori dalla capsula e trasforma gli uomini di Inger in mostri rana. Il mostruoso verme conquistatore emerge e inizia a divorare gli uomini trasformati, diventando via via più grande. Inger chiede a suo nonno come possa sperare di controllare qualcosa come il verme. Herman risponde che non intende farlo: vuole solo assistere alla fine del mondo.
Roger esorta Hellboy a fargli avvicinare il verme e poi a far esplodere la bomba, ma Hellboy rifiuta, e i due usano il corpo di Roger come conduttore per rilasciare un enorme shock elettrico al verme tramite un parafulmine, distruggendolo. Tornato a casa, Hellboy, disgustato dalle azioni del Bureau nei confronti di Roger, restituisce il detonatore a Manning e annuncia le proprie dimissioni, dicendo a Kate Corrigan che progetta di viaggiare in Africa.
Nell’epilogo, il fantasma di Rasputin è affrontato da Ecate, che ora abita nel corpo di Ilsa Haupstein. Ecate deride Rasputin, dicendogli che tutti i suoi tentativi di manipolare eventi nel mondo vivente sono inutili, dal momento che l’unica forza che può liberare gli Ogdru Jahad è la mano destra di pietra di Hellboy, e Rasputin non lo controllerà mai. Rasputin urla in sfida con una tale forza che il suo spirito si frantuma in schegge di ossa. Baba Yaga prende una di queste schegge e la mette in una ghianda.
Il cadavere
Nel 1959, Hellboy è chiamato in Irlanda a salvare una neonata, Alice Monaghan. La fata Gruagach ha assunto le sembianze della bambina, e Hellboy, dopo averla bruciata con il ferro, la costringe a rivelare l’ubicazione della pargoletta.
Dagda, re delle fate, ordina ai goblin di restituire Alice ai genitori. Non potendo più generare prole, le fate volevano crescere la bambina come una di loro. Ora, senza una stirpe, la razza delle fate è destinata a scomparire.
Il terzo desiderio
Nel mare, tre sirene sorelle chiedono alla Strega dell’Acquitrino di concedere loro un desiderio ciascuna. In cambio, la megera chiede che le tre conficchino un chiodo nella testa del suo nemico.
Giunto in Africa, Hellboy incontra lo sciamano Mohlomi, il quale lo avvisa che il mare sta chiamando il suo nome. Avvicinatosi alle coste, Hellboy è travolto da un’onda e finisce in acqua.
Le tre sirene catturano Hellboy e gli piantano il chiodo nella base di una delle corna. Risvegliatosi nel fondo dell’oceano, Hellboy si ritrova prigioniero della Strega dell’Acquitrino, che lo tiene sotto controllo grazie al chiodo e lo vuole uccidere per poter salvare l’umanità dall’Apocalisse. Quando Hellboy ribatte affermando che negli ultimi cinquant’anni non ha fatto altro che proteggere la Terra, la strega racconta di aver visto un futuro in cui la mano destra di Hellboy verrà utilizzata per liberare gli Ogdru Jahad.
La strega esaudisce i desideri delle due sorelle maggiori ritorcendoli contro di loro: la prima chiede di riportare in vita il suo amato, ma il redivivo uccide la sirena; la seconda vorrebbe diventare umana per poter stare con l’uomo che ama in superficie, ma la strega la trasforma in donna quando è ancora in acqua, facendola affogare. La sorella minore riceve invece la lancia appartenuta al padre, da tempo perduta, e si reca al monumento dedicato al sovrano per riporre la lancia al suo posto. Confida allo spirito del padre che le due sorelle sono morte per colpa dei loro desideri. Il fantasma del padre appare e la ammonisce di aver aiutato la strega a uccidere un innocente.
La giovane torna allora dalla strega e libera Hellboy usando la lancia. Strega dell’Acquitrino resuscita le due sorelle e le manda contro la sirena, che viene soccorsa da Hellboy, tornato per aiutarla. Sconfitta la maga, la sirena ne eredita i poteri, diventando la nuova Strega dell’Acquitrino. Rimuove il chiodo dalla testa di Hellboy e lo saluta, attendendo la fine del mondo in compagnia dello spirito del padre.
L’isola
Sono passati due anni, durante i quali Hellboy è stato dato per disperso nelle acque dell’oceano. Riemerso dal mare, il demone finisce su una spiaggia piena di navi arenate. Qui incontra Ecate, che gli chiede di unirsi a lei per mettere fine al mondo. Hellboy rifiuta, preferendo esplorare le rovine di un castello in cui si scontra con un mostro che lo impala. Il suo sangue riporta in vita un uomo che afferma di essere stato un giovane prete nel XVI secolo e di aver letto la storia segreta del mondo sulle tre tavole dorate della città di Tenochtitlán.
All’alba dell’universo, esseri noti come Guardiani vegliavano sulla vita. Uno di essi creò il drago Ogdru Jahad, da cui sorsero le 369 progenie, gli Ogdru Hem. I guardiani sconfissero gli Hem e il guardiano che aveva creato Ogdru Jahad lo imprigionò in tanti cristalli e lo spedì nell’abisso. Gli altri guardiani uccisero poi il guardiano responsabile dell’accaduto, distruggendo il suo corpo, eccezione fatta per la sua mano destra.
Nacquero gli uomini, che iniziarono ad adorare l’arto come una reliquia, per poi perdere l’oggetto nel tempo. L’uomo spiega che gli Ogdru Hem sono in attesa di reclamare la Terra: il mostro che Hellboy ha incontrato poco prima era uno di loro, Urgo-Hem. Dopo aver concluso il racconto, l’uomo si trasforma in una creatura demonica e attacca Hellboy, finendo però impalato sull’albero maestro di una delle navi arenate.
Hellboy si allontana su una barca, alla volta dell’Inghilterra. Da lontano, Gruagach giura vendetta sul demone, anche se questo dovesse portare alla fine del mondo.
Il richiamo delle tenebre
Hellboy si sveglia nella casa di Harry Middleton, un vecchio amico del padre adottivo Trevor Bruttenholm che gli regala una vecchia pistola. Decide di andare a fare una passeggiata e nel bosco incontra tre figure, che gli raccontano che in quel luogo, nel XVII secolo, il cacciatore di streghe Henry Hood ha impiccato tre maghe. Il gruppo si reca sulla tomba delle donne e le riporta in vita, affermando che sta per avvenire il più grande raduno di streghe di sempre, in onore di Hellboy.
Le streghe impiccate tornano in vita e attaccano Hellboy. Lo stesso fa il fantasma di Henry Hood, che vedendo il demone lo scambia per una forza del male. Le streghe lo portano al loro raduno, ma Hellboy si libera dalla loro presa grazie alla pistola e cade in una chiesa abbandonata. Le streghe lo circondano e gli chiedono di diventare il loro re, posizione vacante che il figlio di una strega e di un demone potrebbe assumere degnamente. Hellboy rifiuta e inizia a farsi strada verso l’uscita, scatenando il panico delle streghe.
Koku, servo di Baba Yaga, appare e si offre di portarlo via con sé, liberando le streghe dell’impiccio. Hellboy finisce così in un mondo governato da Baba Yaga, dove la strega gli manda contro Koschei l’immortale, la cui anima è custodita da Baba Yaga in un uovo, dentro un’anatra, dentro un coniglio, dentro una capra. Impossibilitato a morire, Koschei dovrà portare alla strega la testa di Hellboy (o almeno il suo occhio) in cambio dell’eterno riposo.
I due si scontrano diverse volte, Hellboy viene aiutato da Vasilisa, una bambina a cui Baba Yaga ha donato la propria lanterna, ma che muore trafitta da una freccia di Koschei. Vedendo Hellboy in difficoltà, Baba Yaga soffia tutta la sua energia nel corpo di Koschei affinché lo abbatta e arriva perfino a scomodare l’anima di Rasputin, che però Koku spedisce all’inferno. Koschei pugnala alla schiena Hellboy, che riesce però a tornare nel suo mondo.
Ai piedi dell’albero della vita, la Morte svela a Baba Yaga che Hellboy è tanto immortale quanto Koschei e che il suo occhio non può essere preso ma soltanto donato, cosa per cui il demone non è ancora pronto.
Gruagach, nel frattempo, ha portato ai piedi di Dagda, il re delle fate, la nuova regina delle streghe, chiusa in una scatola e fatta a pezzi perché troppo pericolosa. Di fronte alle rimostranze di Dagda, Gruagach uccide il re e annuncia l’arrivo del nuovo sovrano.
Al quartiere generale del BPRD, Kate Corrigan, Liz Sherman e Abe Sapien sono preoccupati da una lettera di Hellboy in cui questi riassume i recenti eventi e cita Harry Middleton, che, rivela Abe, è morto da vent’anni.
La caccia selvaggia
Giunto al funerale di Dagda, il re delle fate, Hellboy ritrova Alice Monaghan, la bambina (ormai adulta) che aveva salvato da Gruagach nel 1959. Vorrebbe parlarle ma viene convocato dal Club Osiris, un gruppo di gentiluomini che caccia gli occasionali giganti che di tanto in tanto tornano in vita e minacciano la popolazione.
Terminata la battuta di caccia, durante la quale uno dei cacciatori affronta Hellboy dicendogli che non potrà mai sedersi sul trono d’Inghilterra, si reca da Alice. I due fanno visita a Regina Mab, una fata che rinnova a Hellboy i presagi di apocalisse collegati al demone. Tutte le buone azioni compiute non resteranno impunite: ha sconfitto, negli anni, le forze dell’altromondo, ha fatto un torto a Gruagach, che ora ce l’ha con l’umanità tutta, ha sconfitto Ecate e rifiutato il titolo di re delle streghe.
Un’orda di esseri attacca i due, ferendo Alice, che necessita di cure. I due si recano al castello di Morgana Le Fay, sorellastra di Re Artù, con il quale ha procreato Mordred, unico figlio avuto da Artù. I cavalieri di Artù, in seguito alla morte del re, avevano ucciso i tre figli di Mordred, ignari dell’esistenza di una figlia, che aveva dato vita a una discendenza di streghe. L’ultima erede era stata Sarah Hughes, una donna che nel 1574 si era unito con il demone – e duca dell’Inferno – Azzael, generando Hellboy, l’ultimo discendente in vita di re Artù nonché unico erede al trono d’Inghilterra.
Gruagach riporta in vita la regina delle streghe, che si proclama dea della guerra e inizia ad assemblare il suo esercito. La dea è Nimue, che aveva rubato i poteri a Merlino ed era impazzita dopo aver ascoltato il richiamo del drago Ogdru Jahad. Per questo le streghe l’avevano smembrata e imprigionata nella scatola. Un ambasciatore giunge da Nimue a offrirle una corona e il sostegno del proprio re. La donna ordina sdegnata che l’ambasciatore fonda la corona per farci un pugnale, uccidere il suo re e poi creare una corona con l’effige di tre corvi.
Astarotte appare a Hellboy e gli rivela che il suo destino è quello di scendere all’inferno, uccidere Satana e i suoi duchi, reclamare la corona dell’Inferno e condurre i dannati nel paradiso terrestre.
Dopo aver sognato una conversazione con re Artù, Alice è convinta che, se Hellboy dovesse estrarre la spada, tutto andrà per il meglio. Nemici del passato guardano Hellboy estrarre Excalibur, la spada nella roccia, insieme ai membri del Club Osiris, che osservano gli eventi da una sfera di cristallo. Il gruppo, fondato nel 1866 quando lo spirito Larzod annunciò la venuta di un re, attende da più di un secolo l’ascesa del demone per potergli poi amputare la mano destra e usarla per governare.
Tra le montagne, un re giace a terra trafitto da un pugnale, mentre un fabbro ultima una corona adornata da tre corvi.
La tempesta e la furia
Hellboy e Alice fanno visita a Bill, un vecchio prete amico del demone. L’uomo avverte i due che i nobili morti dell’Inghilterra si stanno risvegliando per radunare l’esercito che dovrà guidare Hellboy.
Nel frattempo, Nimue uccide la Regina Mab e ne usa il sangue per trasformare il suo servo porcospino in un temibile campione. La dea della guerra scatena il mostro contro Hellboy, ma questi, immune a qualsiasi ferita, uccide l’essere con il potere di Excalibur. La spada poi lo conduce in un pub in mezzo alla foresta. Fuori dall’edificio, una schiera di cavalieri zombie attende gli ordini del loro condottiero.
Hellboy rifiuta il compito e propone ad Alice di tornare con lui in America dove, una volta sconfitta Nimue, sarebbe tornato a lavorare per il BPRD. Astarotte ribadisce che potrà sconfigge Nimue soltanto guidando l’esercito dell’Inferno. La strega Baba Yaga gli offre di portarlo da Nimue affinché la possa combattere da solo. In cambio, chiede un suo occhio, come pegno per l’occhio che Hellboy le ha tolto anni prima.
Hellboy accetta e affronta Nimue, trasformatasi nell’Ogdru Jahad. Il demone ha la meglio ma Nimue, che sta per essere trascinata all’inferno dai fantasmi delle altre streghe, uccide Hellboy strappandogli il cuore. Mentre quest’ultimo si riduce in polvere, finendo negli inferi, Alice cammina in una Londra ridotta in rovine. Un giglio sboccia tra le macerie.
La discesa
All’inferno, Hellboy è accolto da tre spiriti, che gli mostrano passato, presente e futuro del regno demoniaco. Pandemonium, il cuore dell’inferno, è deserta perché tutti i principi, marchesi, cavalieri e ministri sono scappati alla notizia dell’arrivo di Hellboy. Nella città delle mosche, il centro di Pandemonium, lo attendono il trono e la corona con cui Hellboy potrà regnare di diritto sull’inferno. Ancora una volta, Hellboy rifiuta l’incarico.
Gli spiriti lo conducono in una stanza in cui da duecento anni riposa Satana. Gli consegnano un pugnale, che cade a terra, macchiato di sangue. Lo portano poi dal pescatore d’anime che cattura pesci nel fiume Cocito e li forgia in soldati dell’esercito, che il demone potrà portare in vita con la sua mano destra.
Lo attendono Astarotte, suo zio, e i suoi due fratelli, Gamon e Lusk. Lo zio racconta che, come punizione per aver generato Hellboy, Azzael era stato imprigionato nel ghiaccio per l’eternità e che ora Gamon e Lusk pretendono il trono vacante, visto che Hellboy lo ha rifiutato. I due attaccano il fratello per ottenere la mano destra del destino, ma l’arrivo del Leviatano li mette entrambi fuori gioco.
Un piccolo demone informa Hellboy che Satana è morto, sgozzato da lui stesso, che però non ha memoria dell’assassinio. Ora che Satana ha smesso di vivere, Pandemonium si è trasformata in una tomba.
La carta della morte
La morte di Satana ha spento le fiamme dell’inferno, ormai diventato una landa buia. Belzebù, rinchiuso nel suo castello ai confini del mondo insieme agli altri principi sopravvissuti, tiene in vita l’ultima fiammella. Un nuovo albero della vita, per il mondo nuovo, sta crescendo grazie al sacrificio di Hellboy, mentre il vecchio muore rinsecchito.
Hellboy viene giudicato dalle Erinni per l’assassinio di Satana ma si dichiara innocente, e le Erinni confermano la sua versione. Ora a rispondere dovrà essere colei che lo ha indicato colpevole: Gamori, sorellastra di Hellboy, che aveva tentato di ucciderlo da piccolo, sapendo che sarebbe stato la rovina della loro schiatta.
Tre capitani dell’inferno vorrebbero portare la testa di Hellboy a Belzebù. Il demone si salva solo grazie all’intervento della sua sposa, un mostro che lo aveva sposato in Messico anni prima e che aveva tentato di ucciderlo. La creatura gli rivela che era stata lei a sussurrargli l’idea di uccidere Satana e che, se vuole iniziare una nuova vita, dovrà prima chiudere la vecchia.
Accettando il suo destino, un Hellboy infernale, con le corna cresciute, imbraccia la spada del padre e uccide il Leviatiano, Behemoth, e lascia che il suo esercito elimini gli ultimi principi. L’inferno è spento, e Hellboy, dopo essersi spezzato le corna, vaga per le lande, finché non trova pace in un piccolo cottage.
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