Nella cittadina di Shiki, in Giappone, si svolge ogni anno una bizzarra e popolare gara di mascot provenienti da tutto il paese. L’edizione 2018 si è tenuta domenica 2 dicembre, e a vincere è stata la mascot locale, che rappresenta un kappa, un folletto verde che vive nelle paludi. Uno yokai, ovvero una creatura del folklore popolare giapponese.
La mascot di Shiki si chiama Kapal, è morbida e rotonda, porta sempre con sé un cetriolo e suona il basso in due band (!!!).
In Giappone, il mondo delle mascot è un fenomeno sviluppatosi nel corso del nuovo secolo, di proporzioni difficili da immaginare per l’Occidentale medio.
Le mascot si chiamano yuru-kyara e nascono per promuovere regioni e città, ricordando con stile buffo e kawaii (“carino”) elementi tipici della tradizione del luogo che promuovono. Ma nascono ovviamente anche per rappresentare l’identità di aziende e marchi. Tra le mascot più popolari ci sono Kumamon, Barii-san, Funassyi e Hikonyan. Devono avere sembianze molto stilizzate e movimenti buffi, anche impacciati, e questo è ciò che le rende davvero irresistilibili al pubblico giapponese.
Il kappa, invece, è un personaggio particolarmente noto a chi legge manga. Si tratta di un personaggio talmente popolare e radicato nella tradizione da essere apparso in numerosi fumetti giapponesi. Uno degli autori di manga che maggiormente ha portato il mondo degli yokai nei suoi fumetti è stato Shigeru Mizuki, con Kitaro dei citimiteri e NonNonBâ. Ma anche Rumiko Takahashi, in Lamù, ha attinto da quella tradizione, mostrando i kappa in un episodio. Anni dopo, in Inuyasha, ha inserito invece un kappa tra i personaggi. Ma queste creature compaiono anche in Dororon Enma-kun di Go Nagai, in Gantz di Hiroya Oku, in Sampei di Takao Yaguchi e in altri manga.