Stan Lee e la società POW! Entertainment hanno diffuso un comunicato congiunto riguardo agli account social del fumettista e volto pubblico della Marvel, per chiarire chi li stia gestendo.
Il comunicato è stato postato sul sito dello stesso Stan Lee:
Per aiutare Stan a continuare la tradizione dello Stan’s Soapbox, il team social di POW! ha creato e gestito per anni, con la partecipazione a l’approvazione di Stan Lee, gli account therealstanlee di Twitter, Instagram e Facebook, oltre alla pagina Facebook realstanlee.
Ma recentemente, l’accesso e la gestione dell’account Twitter sono stati fuori dal nostro controllo (e da quello di Stan). La situazione ora è stato riportata alla normalità. Gli account social di Stan Lee sono di nuovo tornati pienamente sotto il controllo di POW!, con la partecipazione di Stan.
A differenza di quanto falsamente affermato di recente per conto di Stan, vogliamo assicurarvi la nostra promessa di essere completamente trasparenti e sinceri con voi, i fan. POW! non tradirebbe mai la vostra fiducia, né vi metterebbe nella posizione di mettere in dubbio la partecipazione di Stan ai account social.
POW! Entertainment notificherà quando sarà Stan in persona a parlare. I suoi messaggi includeranno la firma “Stan”, così saprete esattamente quando un contenuto proviene da Stan. Tutti gli altri post e articoli saranno condivisi per portarvi notizie di cultura pop e argomenti relativi a Stan.
Siamo anche giunti a conoscenza del fatto che qualcuno ha usato i messaggi diretti su Twitter spacciandosi per Stan e contattando diversi fumettisti famosi. Noi non inganneremo nessuno. Se è Stan che cerca di entrare in contatto con qualcuno, ve lo diremo; se è un membro del suo staff, ve lo faremo sapere.
Nello spirito della piena trasparenza, anche quando è Stan a parlare, sarà un membro dello staff social a scrivere i messaggi. […] Alcuni di quei messaggi sospetti rimarranno nella timeline del profilo di Stan. Per ora, non verranno cancellati, per ragioni che diventeranno ovvie nel tempo.
Arrivato a seguito di un sospetto di hackeraggio degli account, il comunicato non fa menzione diretta ed esplicita alla questione, né specifica chi possa averli gestiti senza autorizzazione.
In maggio, infatti, dall’account di Lee era stato twittato il seguente messaggio:
Today was the first day I ever did a tweet myself. Before today, my account was done by others. I still do not have control of my Facebook. Someone else is doing it, NOT me.
— stan lee (@TheRealStanLee) 13 maggio 2018
In seguito, Lee ritwittò lo stesso messaggio dicendo che, fatta eccezione per il profilo Twitter @therealstanlee tutti i suoi account social erano stati hackerati.
Thanks to my friend @Jack who created Twitter, I am only on Twitter. No other social media. The rest like Facebook are hacked and people impersonating me. But I love Twitter. pic.twitter.com/zCZ0Pa4hxY
— stan lee (@TheRealStanLee) 27 maggio 2018
Il recente chiarimento arriva dopo che Lee aveva fatto causa a POW! per 1 miliardo di dollari proprio per la vicenda del caos sulla gestione degli account social e della sua immagine. Stando a quanto riportato dai giornali statunitensi, Lee ha ritirato la denuncia il 9 luglio scorso.
La vicenda è solo l’ultima di un’annata complicata per Stan Lee. Il 95enne papà di Spider-Man ha perso la moglie alla fine del 2017, e poi è stato coinvolto in una serie di diatribe riguardanti il suo patrimonio, i suoi collaboratori e perfino il suo sangue.