Comic-Con International, che si apre domani sera a San Diego in California (fino a domenica 22) è la più ampia e importante manifestazione americana dedicata al fumetto. La convention è stata fondata nel 1970 e, anno dopo anno, è diventata uno dei più rilevanti eventi internazionali per l’industria dell’intrattenimento.
Oggi il fumetto è solo uno degli aspetti della manifestazione, trasformatasi in uno spettacolo di importanza decisiva per centinaia di professionisti nei settori dell’editoria, del licensing, della televisione e del cinema. Lo dimostra l’elenco degli eventi di questa edizione, composto principalmente da incontri sul cinema e la televisione, con relativi dibattiti e proiezioni esclusive.
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Il Comic-Con è il crocevia della cultura pop nord-americana. La sua offerta comprende: una vasta sala principale dedicata esclusivamente alla compravendita, con stand dei principali editori, broadcaster e produttori di contenuti; una ricca programmazione di eventi che va dalle premiere cinematografiche e televisive – con i principali attori e registi a rappresentarle – alle presentazioni delle novità fumettistiche, passando dalle conferenze con gli autori fino ai workshop; un’esperienza sociale che ha pochi paragoni per chi viene da lontano e si ritrova nel distretto di San Diego, fra hotel in grattacieli, locali alla moda e ristoranti multietnici; un palco e una vetrina importante per interagire con i professionisti del settore, sia per i fan che per gli aspiranti autori. Per l’industria dell’intrattenimento è l’evento più rappresentativo dell’anno – ben più trasversale delle canoniche fiere dedicate a cinema, tv, editoria, videogames, giochi – e per gli appassionati è un’occasione in qualche modo ‘esclusiva’, dall’accesso limitato (biglietti e posti disponibili sono ‘contati’) e i prezzi sono tutt’altro che contenuti.
Per chi volesse partecipare, infatti, San Diego Comic-Con può risultare piuttosto costoso e, a causa dell’ampia offerta e dell’affollamento, quasi estenuante. Durante gli anni – gli ultimi 15 in particolare – l’aumento dell’afflusso di persone ha reso piuttosto difficile reperire camere d’albergo o biglietti, con l’effetto di generare ricorrenti discussioni (e polemiche) sull’organizzazione dell’evento e l’adeguatezza della città. Mentre la convention continua a offrire opportunità di shopping culturale uniche, le probabilità che si riesca a partecipare alle numerose occasioni di interesse si sono ridotte, rendendo sempre più numerose le ‘survival guide‘ all’evento.
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La fiera si svolge presso il San Diego Convention Center, e ottenere un biglietto per accedervi è diventato difficile per due motivi: la disponibilità limitata dei posti – a causa delle norme di sicurezza della struttura – e il lungo e complesso processo d’acquisto; con la conseguente sfida per la prenotazione di alberghi convenzionati e non.
Negli ultimi anni, in particolare, il Comic-Con ha raggiunto il tetto massimo delle 130.000 presenze (compresi operatori del settore e pubblico) oltre il quale la location non è più in grado di accogliere visitatori. E questo nonostante la richiesta, dal 2009, sia triplicata.
Se in passato i biglietti si esaurivano in circa 6 mesi, dal 2012 ci vogliono poco meno di 90 minuti, dalla messa online del modulo, per arrivare al sold out. Quest’anno, come i precendenti, sono esauriti in meno di un’ora. Il prezzo del biglietto giornaliero – che quest’anno è aumentato – va dai 45$ ai 63$. A prezzo pieno, 4 giorni di fiera più la serata inaugurale costano 276$ contro i 225$ del 2015. Ciascun visitatore non può acquistare più di 3 biglietti.
Detto ciò, cosa c’è da fare al San Diego Comi-Con? Forse è più semplice chiedersi: cosa non c’è da fare al San Diego Comic-Con?
Il salone/fiera/festival californiano offre un programma giornaliero di eventi paralleli per decine e decine di ore. Gli incontri (panels) con gli autori, gli editori, i giornalisti, le star e gli altri operatori del settore, avvengono all’interno della varie stanze disposte nel Convention Center.
Sono circa 1.000 gli espositori che partecipano alla fiera, dalle maggiori case cinematografiche come Warner Bros., agli editori di fumetti – da Marvel Comics e DC Comics, fino agli editori indipendenti – passando per i videogiochi, gli anime e arrivando all’intrattenimento per i bambini. Per motivare (e gratificare) ancora di più i partecipanti, molti degli espositori mettono in vendita prodotti creati in esclusiva per l’evento, e che non verranno poi immessi nei consueti circuiti di distribuzione.
Come se non bastasse, il Comic-Con ‘genera’ una nutrita serie di eventi collaterali, sia fuori che dentro il Convention Center. Fra questi, vale la pena ricordare l’Independent Film Festival, il San Diego International Children’s Film Festival e la Masquerade.
Vasta anche la proposta di eventi off. Sono numerose, infatti, le aziende che creano i propri eventi direttamente al di fuori del centro congressi, prima, durante e dopo il programma ufficiale, rendendo il Comic-Con una manifestazione attiva 24 ore su 24. Purtroppo, il più rilevante evento off degli ultimi anni, il Nerd HQ animato dall’attore Zachary Levi, che vede la partecipazione di numerose star di Hollywood e del mondo del fumetto, non si svolge più da due anni.
Durante il Comic-Con, inoltre, si tiene la cerimonia di consegna dei prestigiosi Eisner Awards, le cui nomination sono state annunciate il 27 aprile scorso. I riconoscimenti, che prendono il nome dal grande autore americano Will Eisner, sono considerati in Nord America una sorta di equivalente fumettistico dei premi Oscar cinematografici.
Fra gli ospiti, per l’edizione 2018 sono previsti più di 100 i fumettisti sugli stand, e oltre 50 special guests, pronti a lunghe sessioni di firmacopie per gli appassionati. Ma altrettanti sono gli attori e i registi – quest’anno, ad esempio, sono attesi il cast delle serie tv Twin Peaks e di quelle Marvel e DC Comics – impegnati in sessioni di autografi e incontri coi fan.
Per chi si appresta a partecipare alla fiera, ci sono diversi modi per arrivare al Centro congressi. Oltre ai mezzi pubblici cittadini e ai parcheggi dedicati, il Comic-Con ha pensato a un apposito – e impressive per organizzazione – servizio navette ogni 10-30 minuti, che tocca tutti i punti della città.
Visto il costante – e crescente – interesse per l’evento, e la relativa richiesta sempre maggiore di biglietti, dal 2014 è stato progettato l’avvio della nuova sfida per il SDCC: una serie di lavori per l’espansione del Centro Congressi, volta ad ampliare la struttura del 25%. Si è parlato di un aumento di circa 20.000 metri quadrati dell’area dedicata alla manifestazione, corredato da una nuova struttura alberghiera che potrà offrire 500 nuove camere da letto, per una spesa totale di 520 milioni di dollari. Il progetto, però, è collassato nei primi mesi del 2015, lasciando in sospeso il rinnovo del contratto tra gli organizzatori della manifestazione e la città, che sarebbe scaduto nel 2016. (La vicenda, in cifre, è spiegata bene qui).
Nonostante questi problemi, e l’interessamento di altre città che vorrebbero ospitare la manifestazione, tra cui Los Angeles, il 2 luglio 2017 San Diego e l’organizzazione del festival hanno rinnovato il contratto: la città continuerà ad ospitare il Comic-Con fino al 2021.