HomeFocusLa scena post-titoli di coda di "Avengers: Infinity War", spiegata

La scena post-titoli di coda di “Avengers: Infinity War”, spiegata

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QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER

Fin dal primo Iron Man del 2008, le scene post-titoli di coda sono diventate un vero e proprio “marchio di fabbrica” dei Marvel Studios, a volte usate per dare anticipazioni – e creare hype – sui film successivi, altre proposte come mero divertimento immediato. L’apice si è raggiunto con Guardiani della Galassia vol. 2, uscito un anno fa, che ne conteneva ben 5.

Anche Avengers: Infinity War ha presentato una scena di questo tipo, in linea con il finale aperto del film, ma che avrà lasciato più di qualche dubbio negli spettatori estranei al mondo del fumetto. In tale sequenza, ritroviamo i due ex capi dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury (interpretato da Samuel L. Jackson) e Maria Hill (Cobie Smulders).

Entrambi scompaiono – così come metà della popolazione dell’universo – per effetto della nuova arma di Thanos (il cattivo principale del film), ma prima di morire Fury attiva una richiesta di aiuto su un segnalatore dall’aspetto piuttosto antiquato. A questo punto, sul display dall’apparecchio compare un simbolo sicuramente noto agli appassionati Marvel, ma forse del tutto sconosciuto a chi non segue i fumetti: quello di Capitan Marvel.

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Il simbolo di Capitan Marvel

Chi è Captain Marvel?

Capitan Marvel è una dei più importanti personaggi femminili dell’Universo Marvel, un’eroina spaziale dotata di potenti poteri cosmici. Creata dallo sceneggiatore Roy Thomas e dal disegnatore Gene Colan, Carol Danvers apparve per la prima volta su Marvel Super-Heroes #13 del marzo 1968 come agente dell’aeronautica militare statunitense, al fianco dell’eroe alieno Mar-Vell, appartenente alla razza dei Kree.

Dopo che il suo DNA fu fuso con quello di quest’ultimo in seguito a un’esplosione, Carol Danvers assunse dei super-poteri – forza e resistenza sovrumane, un sesto senso precognitivo e le capacità di volare e di lanciare colpi di energia dal proprio corpo – e divenne la supereroina Ms. Marvel.

Nel corso dei decenni, il personaggio ha poi assunto altre identità segrete, come Binary e Warbird, fino ad adottare definitivamente, nel 2012, quella di Capitan Marvel, con un nuovo costume privo di maschera, meno scosciato e dall’aspetto più “militaresco”.

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Carol Danvers negli attuali fumetti di Marvel Comics

Il futuro di Capitan Marvel nei film

Capitan Marvel sarà inoltre protagonista di un film omonimo in uscita nei primi mesi del 2019 e diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, il primo dei Marvel Studios interamente incentrato su un personaggio femminile. A interpretare l’eroina sarà Brie Larson, attrice già in possesso di un lungo curriculum tra serie tv (United States of Tara) e film (Scott Pilgrim vs. the World21 Jump StreetDon Jon) e vincitrice nel 2015 del Premio Oscar come miglior attrice protagonista per il suo ruolo in Room.

Nel film compariranno anche Nick Fury (ancora dotato di entrambi gli occhi), Phil Coulson (di ritorno in un film Marvel dopo il primo Avengers e la lunga militanza nella serie tv Agents of S.H.I.E.L.D.) e Ronan l’Accusatore, già visto come avversario principale nel primo Guardiani della Galassia e ancora una volta interpretato da Lee Pace.

Il film sarà infatti ambientato nel passato del Marvel Cinematic Universe, per la precisione negli anni Novanta – e questo spiega l’aspetto “vintage” del segnalatore utilizzato da Fury –, e vedrà la protagonista ottenere i propri poteri e trasformarsi in uno dei più potenti eroi della galassia. Capitan Marvel si ritroverà così al centro di un conflitto tra due razze aliene (i Kree e i mutaforma Skrull, come in una classica saga a fumetti dei Vendicatori). Nel film farà la sua comparsa anche Mar-Vell (interpretato da Jude Law) in qualità di mentore della Danvers.

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Brie Larson – in un inedito costume verde – sul set del film

Il film sarà così – a tutti gli effetti – un vero e proprio prequel di Avengers: Infinity War, se non dello stesso Marvel Cinematic Universe in generale. Nelle prime foto ufficiali dal set, si può notare come Brie Larson indossi un costume grigio e verde anziché rosso e blu, ma – in attesa del primo trailer del film – sulla questione sono sorte varie teorie.

La scena finale del film ha aperto dunque alcuni importanti interrogativi. Se il suo film sarà ambientato nel passato, come facciamo a ritrovare Capitan Marvel nel presente? Dove è stata l’eroina nel lungo periodo in cui abbiamo conosciuto tutti gli altri personaggi dell’universo cinematografico Marvel? E soprattutto, sarà lei a cambiare in modo decisivo la situazione a favore degli eroi della Terra e a ristabilire l’ordine nell’universo?

Alcune di queste domande troveranno risposte nel film in uscita – negli Stati Uniti – l’8 marzo 2019, per le altre bisognerà aspettare altri due mesi, fino all’uscita del seguito di Infinity War, sul cui titolo gli autori stanno mantenendo ancora uno stretto riserbo.

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