Il 27 gennaio scorso, è morto, all’età di 94 anni, il fumettista statunitense Mort Walker. Nato a El Dorado, Kansas, il 3 settembre del 1923, Walker era noto soprattutto per la striscia Beetle Bailey.
Nata nel 1950, Beetle Bailey è una delle strisce statunitensi più popolari e longeve di sempre. La striscia racconta le disavventure comiche del soldato Beetle Bailey, uno scansafatiche che cerca di sfuggire in tutti i modi ai propri doveri di militare.
Tutt’oggi in corso di produzione, è arrivata a essere pubblicata su più di 1.500 giornali in tutto il mondo. Walker ha continuato ad occuparsene sino alla sua morte, supervisionando negli ultimi anni il lavoro di diversi assistenti come Jerry Dumas, Bob Gustafson, Frank Johnson e, più di recente, i propri figli. In Italia la striscia stata tradotta a partire dal 1968 su Linus e poi in diverse raccolte edite da Mondadori.
Nel 1954, dal successo di Beetle Bailey nacque lo spin-off Hi and Lois, scritto dallo stesso Walker e disegnato da Dick Brown, incentrato sulla famiglia di Lois, la sorella di Beetle Bailey.
Nella fase matura della sua carriera Walker si dedicò attivamente alla promozione della cultura fumettistica. Appassionato collezionista di tavole originali, nel 1974 fondò il primo museo dedicato al fumetto, il National Cartoon Museum (chiuso nel 2002).
La sua conoscenza del mezzo e abilità tecnica sono al centro di Sam’s strip (1961-1963), la più celebre striscia meta-fumettistica moderna. Nel 1980 pubblica il manuale The Lexicon of Comicana, una rassegna dei principali elementi grafici convenzionali nel disegno fumettistico, nella quale inventa neologismi ‘tecnici’ divenuti in seguito riferimenti comuni nel lavoro di fumettisti e critici.