La fumettista e regista iraniana Marjane Satrapi (Persepolis) ha scelto di sostenere con un proprio disegno la lotta delle donne contro le molestie sul lavoro, accesa da Asia Argento. A ottobre, l’attrice italiana ha accusato il produttore cinematografico Harvey Weinstein – co-fondatore di Miramax –, di averla stuprata quando lei aveva solo 21 anni, nel 1997, con la promessa di una carriera.
Questa azione ha portato numerose altre attrici a uscire allo scoperto per denunciare Weinstein, dando vita a un effetto domino che ha coinvolto anche altri settori dell’entertainment (tra cui il fumetto) e non solo, negli Stati Uniti così come in altri paesi.
La stessa Argento si è presentata poi in diverse occasioni con il pugno chiuso e lo sguardo arrabbiato, un gesto da lei definito come «rivoluzionario, un simbolo per far capire che le donne sono delle combattenti» e che in seguito è stato immortalato dalla Satrapi a sostegno delle ragioni dell’attrice.
Negli scorsi giorni, su Twitter, l’attrice ha presentato il disegno e ha chiesto ai propri follower di utilizzarlo con cognizione di causa, in modo da non banalizzarlo.
Marjane Satrapi, grande artista iraniana, mi ha donato questa immagine che per molte è diventata un simbolo di ribellione a violenza e molestie. Di questo non posso che essere orgogliosa e ribadisco che chiunque voglia usarlo come immagine dei profili individuali può farlo 1/2 pic.twitter.com/UTXnaxoIIW
— Asia Argento (@AsiaArgento) 17 dicembre 2017
Chiedo però che questa immagine non venga usata per altri fini o comunque per gruppi, virtuali e non. Ve lo chiedo a tutela della mia immagine e dell’immagine di Marjane che ha voluto farmi questo meraviglioso regalo. Sono certa della vostra comprensione. Grazie. pic.twitter.com/UnyQdsfaPH
— Asia Argento (@AsiaArgento) 17 dicembre 2017
Già a novembre la Satrapi aveva preso posizione sulla questione, ammettendo di essere colpevolmente rimasta in silenzio anche lei per anni e schierandosi in modo diretto dalla parte della Argento: «Il sistema patriarcale sottomette culturalmente le donne, dobbiamo ringraziare il coraggio di Asia Argento».