Linus, la storica rivista di fumetti fondata da Giovanni Gandini nel 1965, è in edicola e libreria in questi giorni con il primo numero del 2017. La copertina è firmata da Zerocalcare e, in allegato, c’è il calendario dei Peanuts.
Con l’anno nuovo Linus si rinnova, a partire dalla copertina, che da questo numero in poi sarà della stesso cartoncino rigido, anche detto ‘uso mano’, utilizzato nei Linus degli anni Sessanta. Anche il formato cambia: si passa da 22 x 27,6 cm a 25 x 26 cm, ovvero leggermente più piccolo e più quadrato. Per gli interni, invece, è stato pensato un restyling grafico.
I temi principali del numero sono il 2017 e il futuro, con un pezzo di Carlo Freccero sulla parola dell’anno 2017 e un altro sui messaggi presidenziali di fine anno. Inoltre, un’intervista di Ivan Carozzi a Marco Pesatori, astrologo filosofo e autore de Il trigono del Sole, romanzo pubblicato in autunno da Feltrinelli. Poi, uno status di fine anno, scritto dal giornalistsa Edoardo Camurri, per il quale Andrea Bozzo ha ricostruito su carta una pagina di Facebook, compresa di commenti.
Spazio poi a un approfondimento sul capodanno cinese, che quest’anno cadrà il 26 gennaio, e l’intervento di un sociologo sulla comunità cinese di Milano accompagnato da tre tavole di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte sulla storia del capodanno cinese a Milano.
In occasione dei cento anni dalla Rivoluzione Russa, è stata realizzata un’intervista agli organizzatori di una grande conferenza internazionale sul comunismo che si terrà in gennaio a Roma, impreziosita da un poster ripubblicato in anastatica di un ritratto di Lenin disegnato da Guido Crepax.
Tra le altre cose, c’è anche uno speciale, intitolato Illustri illustratori, nel quale Riccardo Falcinelli e Diletta Colombo racconteranno rispettivamente il loro legame con il lavoro di due vecchi grafici e illustratori come Ferro Piludu e Attilio Cassinelli.