Alan Moore, a Londra, durante una presentazione del suo nuovo romanzo Jerusalem, ha dichiarato di essere prossimo al ritiro dal mondo del fumetto.
Come riporta il Guardian, Moore ha affermato:
In me ho ancora circa 250 pagine di fumetto […] e probabilmente saranno molto divertenti. Ci sono un paio di numeri per una testata Avatar che sto realizzando ora, parte di un’opera su Lovecraft a cui ho lavorato di recente. Poi io e Kevin O’Neill concluderemo Cinema Purgatorio, del quale ci rimane un volume, e abbiamo da completare anche La Lega degli Straordinari Gentleman. Dopodiché, forse produrrò qualcosa di molto breve, ma posso affermare di aver chiuso con i fumetti.
La decisione giunge dalla conclusione di sentirsi ormai troppo a suo agio nel fumetto:
Ho fatto abbastanza per il fumetto. Ho fatto tutto ciò che ho potuto. Credo che se continuassi a lavorare in questo ambiente, inevitabilmente le mie idee ne soffrirebbero, finireste per vedermi aggirare in territori già esplorati, e sicuramente sia io che voi meritiamo di meglio.
Lo scrittore di Northampton è in cerca di nuovi stimoli creativi, ed è intenzionato a continuare il proprio lavoro nel campo della narrativa, ma anche del cinema.
Al momento, le cose che mi interessano sono quelle che non sono sicuro di poter fare, come i film, campo in cui non ho idea di cosa dovrei davvero fare, o i romanzi giganteschi. Cose che non avrei nemmeno la forza di portare a termine.
Jerusalem uscirà per il mercato anglofono il 13 settembre, e si preannuncia dunque come l’inizio di una nuova vita artistica per Moore.