In occasione del rilancio Rebirth la DC Comics ha commissionato a Frank Cho ventiquattro copertine variant nell’arco di un anno. Le prime tre realizzate sono per la testata Wonder Woman.
Dopo alcune critiche per il suo stile da sempre al limite del sessismo per l’ostentazione delle forme femminili, Cho ha annunciato la sua intenzione di abbandonare l’incarico alla sesta variant delle ventiquattro programmate. Decisive sono state le critiche ricevute dallo scrittore della serie, Greg Rucka.
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A Bleeding Cool Frank Cho ha dichiarato:
Il problema è tutto di Rucka.
A tutti piacciono le mie copertine di Wonder Woman e tutti vogliono che io resti. Rucka è l’unico ad avere problemi con le mie copertine. Ha tentato di modificare e censurare il mio lavoro sin dal primo giorno.Rucka pensava che la mia copertina di Wonder Woman #3 fosse troppo volgare e mostrasse troppa nudità, il che è assurdo, visto che la mia Wonder Woman è nella norma e non mostra più nudità di quanta ne mostri all’interno del fumetto. Inoltre, è una variant cover e lui non dovrebbe avere controllo editoriale su di essa. (Eppure lo fa. WTF?!!!)
[…]
Io avrei voluto essere lasciato stare e fare le mie copertine di Wonder Woman in pace. Ma Greg Rucka è ha una smania di potere tale da aver causato dissidi notevoli attorno a queste variant.
Greg Rucka ha invece preferito non lasciare dichiarazioni in proposito. Di seguito, le prime tre variant di Cho.
Cho non è nuovo a queste critiche. Da sempre distintosi come autore di donne procaci, tanto nei suoi lavori (Liberty Meadows, Shanna) che nei molteplici sketch realizzati a pagamento che parodiano le critiche femministe alla rappresentazioni delle eroine nei fumetti.