Maurice Sinet, in arte Siné, è morto oggi all’età di 87 anni durante una delicata operazione chirurgica presso l’ospedale Bichat-Claude-Bernard di Parigi. È stato uno dei più importanti disegnatori satirici francesi.
Irriverente, polemico, antimilitarista e anticolonialista, nonché strenuo difensore della libertà d’espressione, aveva cominciato a lavorare come professionista negli anni 1950, e la sua firma è comparsa su svariate riviste e quotidiani, tra cui France Dimanche e L’Express. Dal 1981 è diventato una delle più importanti firme di Charlie Hebdo.
A causa delle sue vignette e delle sue boutade, è stato più volte accusato di antisemitismo. Diverse le polemiche scaturite nel corso degli anni dalle sue prese di posizioni e dichiarazioni. In particolare nel 1982, subito dopo un attentato terroristico contro gli ebrei di Parigi. E ancora nel 2008, per un testo satirico nei confronti di Jean Sarkozy, figlio dell’allora presidente francese, pubblicato su Charlie Hebdo. Rifiutatosi di porgere scuse formali sotto richiesta del direttore della rivista, e nonostante una collaborazione trentennale, venne licenziato. Allora fondò e pubblicò un proprio settimanale, Siné Hebdo, poi mensile dal 2010.
Da tempo Maurice Sinet era malato e costretto nel letto d’ospedale. Il suo corpo verrà sepolto nel cimitero di Montmartre, a Parigi, in una tomba con una scultura a forma di catctus che raffigura un grosso dito medio.