Attiva tra il 1976 e il 1996, Treviso Comics è stata una manifestazione sul fumetto pionieristica, per il ruolo centrale che assegnò alle mostre (con disegni originali) e agli incontri con gli autori. Il ricordo di questa esperienza, che ha fatto scuola ispirando successivi – e anche recenti – festival di fumetto, è oggi mantenuto vivo soprattutto dal suo ideatore, il giornalista (e sceneggiatore Disney) Silvano Mezzavilla, che sul proprio sito web ha avviato una piccola ma interessante attività di documentazione storica.
Da qualche giorno, in prossimità con il quarantesimo anniversario della prima edizione del festival – 28/29 febbraio 1976 – è tornato disponibile un primo documento relativo proprio agli incontri. Ma Mezzavilla, recentemente co-curatore della mostra ‘Cinquant’anni di romanzi disegnati’, ha annunciato di avere lavorato al recupero dell’archivio video storico della manifestazione, che comprende lunghe conversazioni con autori del calibro di Moebius, Dave McKean, George Wolinski, Monkey Punch, Frank Margerin, Franco Matticchio, Davide Toffolo, Leo Baxendale, Joost Swarte, Theo Van den Boogard e altri. Alcuni fra questi autori, così come altri invitati, furono ospitati per la prima volta in Italia proprio a Treviso Comics: Baxendale e Swarte, ma anche Gilbert Shelton, Ever Meulen, Lewis Trondheim, Jean-Christophe Menu, Patrice Killoffer, Max Cachimba.
I video saranno resi disponibili poco per volta tramite YouTube, presentando una selezione dei passaggi principali delle conversazioni. Intanto è online il primo, datato 1995, con l’ultima apparizione pubblica di Magnus prima della sua scomparsa, presentato in anteprima in occasione della mostra “Magnus e l’altrove. Favole. Oriente. Leggende” svoltasi a Bologna dal 22 novembre 2015 al 6 gennaio scorso. Tra i momenti memorabili di quell’incontro, in particolare, c’è un celebre passaggio – da allora molto citato – in cui Magnus si esprime sulla complessità del creare fumetti:
«Disegnare i fumetti e scriverli, non è difficile ma neanche facile. Purché si scriva con squadra e compasso, e si disegni col vocabolario.»
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