UPDATE
In seguito alla polemica riportata in questa news, Joann Sfar, Riadd Sattouf, Daniel Clowes, Charles Burns e Etienne Davodeau hanno espresso il volere di essere esclusi dalla lista dei candidati. A loro si è aggiunto anche Milo Manara. (aggiornamento del 6/01/2016 alle ore 13.15)
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Il Collectif des créatrices de bande dessisée contre le sexism è entrato in polemica con le candidature al Gran Prix di Angoulême 2016, perché tra i nomi in lizza non figura nessuna donna.
Il collettivo, nato in Francia nel 2015, è composto da oltre 100 autrici di fumetto che vogliono battersi contro il sessismo presente nel loro settore lavorativo. Tra i membri ci sono fumettiste come l’iraniana naturalizzata francese Marjane Satrapi, le francesi Chloé Cruchaudet, Nine Antico, Valérie Mangin e Catherine Meurisse, la canadese Julie Doucet, l’americana Jessica Abel, e le italiane Giulia Sagramola e Rita Petruccioli.
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Posted by Jessica Abel on Martedì 5 gennaio 2016
In un articolo del collettivo pubblicato sul sito ufficiale si legge: «Protestiamo contro questa discriminazione evidente, questa negazione totale della nostra rappresentanza in un campo in cui lavorano sempre più donne». E si ricorda che «in 43 anni di festival, l’unica donna a ricevere il premio è stata Florence Cestac».
Le autrici chiedono più considerazione per il loro lavoro e un elenco di candidati in cui figurino anche donne e che quindi rappresenti veramente quanto succede nel fumetto oggi. Per questi motivi il Collectif des créatrices de bande dessisée contre le sexism chiede di boicottare i voti del Grand Prix 2016.