La corte suprema algerina ha condannato il vignettista Tahar Djehiche a sei mesi di carcere e una multa di 500.000 dinari (circa 4.500 euro). Djehiche è accusato di aver offeso il presidente Abdelaziz Bouteflika e di “incitamento alla rivolta”.
La vignetta incriminata mostra Bouteflika nella metà inferiore di una clessidra con la sabbia che gli si riversa addosso. Un riferimento alla città di Ain Salah, punto di partenza di una protesta su larga scala contro il danno ambientale provocato dall’estrazione di petrolio dal gas di scisto da parte della Sonatrach, compagnia statale del petrolio e del gas. Il disegno sintetizza l’idea che il tempo del presidente si stia esaurendo a causa dell’azione e delle proteste dei cittadini. Le autorità algerine, invece, hanno letto la vignetta come un incitamento alla rivolta.