Il vignettista palestinese Mohammad Sabaaneh ha recentemente attirato le attenzioni del pubblico nazionale e internazionale – e purtroppo anche delle autorità israeliane – per le sue rappresentazioni del conflitto israelo-palestinese.
Le vignette incriminate (una la vediamo sopra) gli sono valse accuse di istigazione all’odio e antisemitismo. Secondo i media e le autorità, la rappresentazione che Sabaaneh dà dei cittadini israeliani nei suoi disegni è derisoria, ma lui ci tiene ad affermare che i suoi lavori, per quanto violenti, non accusano direttamente gli israeliani, bensì le loro azioni. «Dicono che io sia antisemita. Su che base? Questa è colonizzazione. La mia è anti-colonizzazione», afferma il vignettista. Questa sua determinazione lo ha reso uno dei disegnatori più controversi della regione, sia per Israele che per la Palestina, considerato nella lista nera di Hamas dal 2008.
Sabaaneh non è nuovo a problemi simili; a inizio dell’anno una sua vignetta gli costò una condanna a cinque mesi di carcere in una prigione israeliana, con all’imputazione formale di “contatti con organizzazioni criminali” (ne parlammo QUI).
Sul Washington Post di lui si dice : «Le sue caricature non sono ambigue. I soldati israeliani sono rappresentati come degli stupidi. I ragazzini palestinesi sono ribelli scaltri […] Le donne palestinesi sono pure. Gli anziani palestinesi sono saggi», descrivendone chiaramente l’attitudine, ma certo non definendolo un istigatore alla violenza.