40 scrittori, tra cui Neil Gaiman, Ian McEwan, Jonathan Franzen, Jennifer Egan, Jeffrey Eugenides e Paul Auster, hanno firmato una lettera aperta al presidente della Cina Xi Jinping per chiedere la scarcerazione dei giornalisti e scrittori cinesi, detenuti per aver «commesso il crimine di aver espresso le proprie opinioni».
Il messaggio è stato presentato in occasione della prima visita di Xi Jinping negli Stati Uniti, cominciata proprio oggi, il 22 settembre. I 40 autori hanno espresso la loro «più profonda preoccupazione per il deterioramento delle libertà di espressione in Cina». Nella lettera sono evidenziati 4 casi eclatanti di scrittori imprigionati: l’intellettuale Ilham Tohti, condannato al carcere a vita «per aver espresso le proprie opinioni sul trattamento degli Uiguri»; la giornalista Gao Yu, 71enne in precarie condizioni di salute, condannata a 7 anni di prigione a inizio 2015; il critico letterario Liu Xiaobo – Premio Nobel per la pace nel 2010 – condannato a 11 anni di carcere nel 2009 per aver discusso alcune riforme politiche; e la moglie di quest’ultimo, Liu Xia, pittrice, poerta e fotografa, agli arresti domiciliari da 5 anni.
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