Nel 2011, la DC citò in giudizio il meccanico americano Mark Towle, proprietario di una officina chiamata “Gotham Garage”, che aveva prodotto una replica della Batmobile basata sulle versioni presenti nella serie televisiva del 1966 e nel lungometraggio del 1989.
Dopo che un giudice nel 2012 determinò che la Batmobile era protetta da copyright, Towle tentò comunque l’appello alla Corte Suprema. La casa editrice di Batman non mollò la presa, forte dell’importanza di difendere la proprietà non solo dei personaggi, ma anche degli oggetti e gadget che appaiono nelle storie.
Questa settimana, i giudici della Nona Corte d’Appello hanno dichiarato l’infrazione di Towle nei confronti dei diritti DC sulla Batmobile. Curioso il fatto che per motivare la sentenza, uno dei giudici abbia citato proprio Batman, con le seguenti parole: «come disse saggiamente Batman a Robin, “nella nostra ben ordinata società, la protezione della proprietà privata è essenziale”» (dall’episodio del ’66 Batman: The Penguin Goes Straight). I giudici hanno affermato che, nonostante molti elementi siano cambiati nella storia della Batmobile, restano fondamentali le caratteristiche chiave, tuttora riconoscibili.