Lo scorso maggio a Montanaro, in provincia di Torino, il collettivo di artisti milanesi Volkswriterz aveva realizzato un murale ideato da Zerocalcare per ricordare Giuseppe Prono, il più giovane partigiano del paese, fucilato a Ceres l’8 marzo del 1944. Il murale è stato disegnato sul muro della scuola Sandro Pertini, ma sin dalla sua inaugurazione aveva suscitato scompiglio nel paese per la raffigurazione del simbolo della brigata Garibaldi, non presente nel bozzetto approvato. «È troppo grande e nel bozzetto originale non c’era. Ho chiesto che venga rimosso perché mi sono arrivate tante lamentele». Aveva detto il sindaco Giovanni Ponchia al quotidiano La Repubblica: «L’opera è stata autorizzata per onorare la memoria di un nostro giovane concittadino che è morto per la libertà di tutti. Invece qui qualcuno vuole spaccare il paese che io devo amministrare. Non si può restare fermi ai conflitti di 70 anni fa. Dobbiamo guardare al futuro».
È di questi giorni la notizia che il murale è stato imbrattato, nonostante il compromesso di aggiungere la scritta: “La Resistenza è di tutti”. I responsabili dell’atto vandalico hanno macchiato con vernice bianca proprio la stella rossa al centro delle polemiche. A denunciare il fatto, avvenuto venerdì scorso verso le 19.00, è stato il consigliere comunale Piersilvano Ferro. I Carabinieri stanno indagando.