Nell’ultimo bilancio, DC Comics si è ritrovata con un passivo di circa 2 milioni di dollari nel rapporto tra spese ed entrate sulle proiezioni di vendita. Secondo l’editore, la soluzione per rimediare nel breve termine – nella speranza che l’ormai imminente The Dark Knight 3 di Frank Miller risollevi poi la situazione – sarebbe quella di smettere di sperimentare. O questo almeno è quello che riferisce oggi il magazine americano Bleeding Cool, specializzato in scoop provenienti da fonti anonime e a volte affidabili.
Il pensiero è andato subito a Batgirl, la serie di recente rilanciata da Cameron Stewart, Babs Tarr e Brenden Fletcher con atmosfere più bizzarre e sperimentali, che ha portato alla diffusione all’interno della redazione dell’espressione “Batgirling”, per definire un approccio simile a una qualsiasi testata. Per la precisione, l’editore avrebbe detto ai propri editor «stop Batgirling and go back to meat and potato», ovvero, basta sperimentazioni e più sostanza.
Nonostante il buon riscontro ottenuto da Batgirl – ma anche dalla serie Harley Quinn, dedicata al personaggio eponimo o di Gotham Academy – quindi, la DC potrebbe allontanarsi da quella linea che negli ultimi anni ha sempre di più caratterizzato – con il plauso della critica – anche il trattamento di personaggi minori della Marvel, da Occhio di Falco al più recente Ant-Man.