HomeNewsAnteprimeIl numero 600 di Zagor (con il ritorno degli Akkroniani)

Il numero 600 di Zagor (con il ritorno degli Akkroniani)

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Il numero 600 di Zagor, il personaggio creato da Sergio Bonelli con lo pseudonimo di Guido Nolitta e dal disegnatore Gallieno Ferri nel 1961, verrà distribuito nelle edicole a partire dal 2 luglio. L’albo, per l’occasione a colori, è sceneggiato da Jacopo Rauch e disegnato da Gallieno Ferri, che ne ha realizzato anche la copertina. Di seguito una serie di tavole in anteprima, dal sito di Sergio Bonelli Editore.

La trama dal sito dell’editore:

Anni dopo essere stati sconfitti da Zagor, grazie alle armi magiche di Rakum, gli Akkroniani sono tornati! L’ombra degli spietati alieni, provenienti dal Sesto Pianeta, si allunga minacciosamente sulla Terra… ha inizio l’invasione! Un unico eroe potrà opporsi ai loro piani di conquista: il futuro dell’umanità è nelle mani dello Spirito con la Scure!

Gli Akkroniani, ideati da Sergio Bonelli e Gallieno Ferri, appaiono per la prima volta nel 1980, sulle pagine di Zagor n.180, intitolato Il raggio della morte. Sono degli extraterrestri semivegetali dalle sembianze di rettile e si nutrono di sangue umano. Sono invulnerabili alle armi da fuoco e ne Il raggio della morte, dove invadono la terra, vengono sconfitti grazie a delle frecce speciali create dallo stregone Rakum.

Da allora non sono più apparsi sulle pagine del personaggio. Il numero 600 della testata li riporta in scena, grazie alla sceneggiatura di Jacopo Rauch, che in un’intervista all’editore ha detto:

«…l’idea di riportarli in scena eccitava me per primo. E un po’ perché il soggetto di partenza era molto preciso e senza incertezze. Una considerazione foriera di guai. Dunque avevo, da un lato, l’esaltazione di un grande ritorno da scrivere. E dall’altro, una traccia che non lasciava spazio a ripensamenti o dubbi. Così, ho scritto la storia davvero di getto, senza riflettere troppo sulla grande responsabilità che avevo».

«[…] Dopo il primo incontro con Zagor, gli Akkroniani erano stati semplicemente messi in fuga… ma erano sempre lassù, da qualche parte (ho sempre immaginato) ad affilare le armi nell’attesa di tornare a farsi vivi, più agguerriti che mai!… Solo che questa volta, logicamente, non poteva essere per una semplice esplorazione, come in precedenza, ma per un’invasione vera e propria del nostro pianeta, con tanto di flotta spaziale!… Sono partito da qui. La difficoltà era semmai condensare il tutto in un albo… e far svolgere la vicenda interamente a Darkwood, con Zagor sempre in scena, assoluto protagonista. Una volta che ho pensato di aver trovato l’idea giusta per riuscirci (che però non posso rivelare qual è, ovviamente) mi ci sono buttato a capo fitto».

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