Nelle librerie generaliste, è il momento di Paolo Bacilieri. Il fumettista veronese ha infatti realizzato, come illustratore, le copertine di due nuovi romanzi in uscita in queste settimane: uno in arrivo a giugno (del quale non possiamo ancora svelarvi i dettagli…), e un altro da poco sugli scaffali, firmato da Stefano Bartezzaghi. Quest’ultimo, intitolato M. Una metronovela e pubblicato da Einaudi, racconta la città di Milano, vista attraverso un punto di vista tanto intrigante quanto ‘tipico’ meneghino: la metropolitana, le sue fermate e le sue linee.
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Abbiamo chiesto a Bacilieri di raccontarci come ha preso forma questa copertina. E naturalmente, di mostrarci le fasi principali della lavorazione.
Nonostante la tua attività come illustratore, non capita spesso di vederti disegnare la copertina di un romanzo. Com’è andata?
Non le faccio spesso, però, da quel poco che ho imparato, con le copertine dei libri alle volte va liscia, si trova velocemente l’idea che funziona e il tutto si conclude abbastanza in fretta. Altre volte si gira in tondo senza venire a capo di nulla. Questa è andata liscia.
Idea tua, sua o dell’editore?
Mesi fa Stefano (anche detto “il Barte”), mentre lo tampino sui cruciverba e il mio libro Fun mi dice: «Sto scrivendo un libro sulla metro. No, non nel senso che lo scrivo sulla metro, lo scrivo qui nel mio ufficio. Si tratta di un libro che ha per tema la Metropolitana».
Fico, dico io.
Mesi dopo lo rivedo e mi dice: «Paolo, il libro sulla Metro è pronto, mi fai la copertina?»
Mi manda le bozze del libro. Fichissimo sul serio, la faccio sì!
L’illustrazione, in realtà… sono due. Due disegni distinti.
Si tratta di una sovracoperta che corre anche su dorso, quarta e bandelle. Il “problema” con questa collana Einaudi è il titolo in mezzo, a metà copertina. Butto giù qualche idea…ho in mente Capitan Biscotto, un supereroe anziano, milanesissimo, che ho piazzato nella Stazione Metro di San Babila, in una illustrazione fatta nel 2010 per le ZeroGuide che ho riutilizzato per i layout.
Ben presto, con Monica Aldi di Einaudi che mi assiste, ci concentriamo su quella che anche a me sembra la migliore. Manca però qualcosa…manca Milano! Aggiungo perciò la striscia di superficie, in alto: un esterno milanese il più possibile “atmosferico” brumoso e jannaccioso, pressoché monocromo, con il tram e il “cavall stracch” di Missori.
Faccio il disegno in bianco e nero, a pezzi, poi scansiono e coloro con Photoshop.
In basso, tra i tanti, seduto in attesa della metro, c’è pure lui, Capitan Biscotto.
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