Anti-politica, anti-censura, anti-religione, anti-retorica. I ragazzi de L’Antitempo sono tornati e ne hanno per tutti. E a parte le antitesi, non è semplice definire questo progetto che fa della libertà di insulto la propria missione editoriale fondamentale. «Le etichette, come le tombe, – sottolinea Andrea Coccia presentando il nuovo numero – si scrivono a festa finita. A noi interessa riassaporare il gusto amaro del ridere di tutto. E soprattutto di te».
In fondo, si potrebbe dire che l’obiettivo de L’Antitempo sia probabilmente (anche) se stesso, ovvero chi lo scrive e chi lo legge, quel popolo di giovani-non-più-tanto-giovani, allineati al sentire comune in voga su Facebook e Twitter, gli indignati a giorni alterni, i paladini della giustizia che hanno sempre la soluzione in tasca per fermare guerre, terrorismo e riportare la pace all’umanità.
In poche pagine, gli autori sparano a zero con grande allegria: dall’improbabile Natale a Kobane di Boldi e De Sica, alla sconcertante scoperta di Bob Dylan a capo dell’ISIS, all’indignata riflessione sull’ipocrisia di Je suis Charlie, all’immancabile avventura anale della Pompa, ai fan di Zerocalcare (qui parodiato in variante rumena). Special guest, tre celebri firme del panorama alternativo fumettistico: Claudio Calia, Hurricane Ivan e Maicol&Mirco.
Di seguito, la copertina e alcune pagine in anteprima.