La poetessa iraniana Sepideh Jodeyri sta subendo minacce mediatiche e vessazioni a livello professionale per aver tradotto in persiano il graphic novel Il Blu è un colore caldo della fumettista francese Julie Maroh. Il fumetto, pubblicato in Italia nel 2013 da Rizzoli Lizard, racconta l’amore tra due ragazze, Clémentine e Emma. La prima frequenta il quarto anno di superiori, mentre la seconda è molto più grande, studia le Belle Arti, è omosessuale e ha i capelli tinti di blu. Dal fumetto è stato tratto il film La vita di Adele, diretto da Abdellatif Kechiche e vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes.
In Iran l’omosessualità è punibile con la morte e Jodeyri è accusata di aver tradotto un’opera dal contenuto tacciabile di “propaganda omosessuale”.
Ad oggi Joderyri, che vive in Repubblica Ceca, non può più lavorare per il proprio paese a causa delle forti pressioni dei gruppi religiosi iraniani e della censura imposta dal governo. La promozione del suo ultimo libro è stata sospesa. Anche il suo editore di Teheran ha ricevuto pesanti minacce e ora teme ritorsioni. La traduttrice, che da anni si batte per la democrazia e la libertà di espressione, sta quindi chiedendo aiuto ai media occidentali, affinché diano risonanza al suo caso (e a quello di molti intellettuali del Medio Oriente).