Perché mai l’FBI dovrebbe tenere un fascicolo di ben 7.526 pagine su una giovane illustratrice americana? Se lo stanno chiedendo in parecchi, in questi giorni, soprattutto l’illustratrice in questione, Molly Crabapple, che ha resto pubblico il fatto tramite twitter.
Nel tweet in questione, Molly Crabapple ha – testuali parole – riportato che «Al momento l’FBI dice di avere 7.626 pagine su di me, e inizierà a passarle ai miei avvocati un ritmo di 750 al mese». Subito dopo si è corretta dicendo che non le invieranno le effettive pagine, ma solo dei rapporti sulle stesse.
I motivi delle indagini sono ancora del tutto ignoti, e al momento sono possibili solo speculazioni. Mentre l’attività della Crabapple come artista comprende illustrazioni per riviste e la partecipazione alle antologie Marvel Strange Tales vol. 2 e Girl Comics, più intenso e schierato è il suo lavoro come giornalista e attivista politico. È stata in prima linea nelle proteste di Occupy Wall Street, e il suo arresto fece notizia – come riportò Comics Beat. Per la rivista Vice scrive interessanti articoli su questioni spinosissime dell’attualità politica e sociale americana (alcuni disponibili anche in italiano).
Comics Beat ha cercato di evidenziare i possibili motivi dell’indagine. A parte alcune attività singolari ma difficilmente riconducibili a reati gravi – come la creazione di un laboratorio di disegno dal vivo animato da alcool e burlesque, o un progetto artistico sulla Grande recessione – ad aver interessato le indagini dell’FBI potrebbe essere, oltre alla partecipazione attiva a Occupy Wall Street e alle relative azioni e manifestazioni (prestando il proprio studio come base di attività del movimento), anche il suo soggiorno di una settimana a Guantanamo, diventato poi un reportage illustrato sulla tristemente famosa prigione americana, o un più recente pezzo sull’Isis e su Assad, entrambi per Vice.
Per ora, non resta che tenere d’occhio il suo profilo twitter, col quale sta continuando ad aggiornare sulla questione.
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